Cultura
Via Quaranta: compaiono cartelli e tappeti
Continua il sit -in di protesta davanti alla scuola araba
Dall’ingresso di via Pordoi sono usciti alcuni insegnanti e alcuni bambini. Nelle mani dei grandi fogli bianchi su cui si intravedono delle parole. Sono dei cartelli scritti dagli stessi alunni, con la calligrafia incerta e con qualche errore di Italiano. E dicono:
“non siamo terroristi”
“perchè non posso studiare come i bambini italiani”
“vogliamo studiare come i nostri amici italiani”
“siamo in un paese democratico aprite la scuola”
“vogliamo la nostra scuola”.
Gli insegnanti hanno posato a terra delle stuoie di panno verde su cui un centinaio di bambini e bambine sta seguendo le lezioni. Said Mahfouz, insegnante di arabo, sta leggendo una novella dal libro di letteratura araba.
Curioso: ragazze e ragazzi che prima entravano da ingressi separati e stavano in classi diverse ora sono seduti gli uni accanto le altre.
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