Non profit

Via libera dalla Bielorussia

Minsk consegna un elenco con altri 100 nomi di bambini adottabili

di Redazione

Il ministro degli Esteri bielorusso Sergei Martynov ha consegnato a Franco Frattini l’elenco dei nomi di 100 bambini a cui è stato dato il via libera a Minsk per l’adozione in Italia. Un elenco, quello consegnato oggi a Frattini alla Farnesina alla presenza di monsignor Dominique Mamberti, segretario per le relazioni esterne della Santa Sede e del sottosegretario Carlo Giovanardi, a cui dipende la Commissione per le adozioni internazionali, che si aggiunge ad altri 250 bambini adottabili nel corso del 2010 grazie ad un accordo informale tra i due governi interessati e la Santa Sede, bambini che per anni, dopo la tragedia di Chernobyl sono stati accolti in Italia per soggiorni terapeutici

«Quella catastrofe ha rappresentato un anello di congiunzione che ha unito l’Italia alla Bielorussia. La preoccupazione rivolta ai bambini ha reso speciali i rapporti tra i due Paesi. Grazie all’aiuto dei bambini si è arrivati a rafforzare le nostre relazioni internazionali», ha dichiarato Martynov che ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro del cardinale Tarcisio Bertone, che nel giugno del 2008 aveva incontrato a Minsk il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko e di nuovo a Roma l’anno successivo. «Le autorità bielorusse ci hanno consegnato oggi 100 nuovi nomi di bambini che potranno essere adottati. Il lavoro triangolare tra Bielorussia, Italia e Santa Sede è garanzia che questo percorso potrà continuare», ha sottolineato Frattini sottolineando il ruolo del Vaticano che con «la sua impareggiabile autorità morale ha sostenuto e incoraggiato la nostra azione». «Il governo crede che la famiglia sia il nucleo fondante della società per questo ha aiutato questi bambini a trovare una famiglia», ha quindi concluso il ministro italiano.

Dall’esplosione del reattore di Chernobyl nel 1986, 20-30 famiglie italiane hanno ospitato ogni anno durante le vacanze circa 300 mila bambini. Molte di queste famiglie hanno iniziato negli anni le pratiche per l’adozione dei bambini con cui avevano stabilito rapporti affettivi. Fino al 2004 si erano registrate circa 200-250 adozioni l’anno, un processo che è stato interrotto negli anni successivi per un blocco imposto dal governo bielorusso. L’azione del governo italiano, in collaborazione con quello bielorusso e al Vaticano è riuscita dal 2009 a trovare una soluzione a questo problema.

 

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