Politica

Via libera all’iniziativa cittadina

L'ok dal Parlamento europeo. L'Italia ha un anno per introdurre questo nuovo diritto nella sua giurisdizione

di Redazione

La scorsa settimana l’ong ambientalista Greenpeace aveva consegnato alla commissione europea oltre un milione di firme per chiedere una moratoria sugli organismi geneticamente modificati.

“Non possiamo accettare questo tipo di iniziative in questa fase”, aveva detto il commissario alla salute e alla protezione dei consumatori, John Dalli.

L’iniziativa cittadina europea è ora possibile, grazie all’approvazione da parte dell’europarlamento avvenuta ad ampia maggioranza. Prevista dal trattato di Lisbona, consente ai cittadini Ue di proporre misure di legge direttamente alla Commissione.

 

Per proporre una petizione bastano sette cittadini di sette Paesi, per arrivare davanti alla commissione servono almeno un milione di firme. Ma non vi si può ancora far ricorso.

Dopo l’avvallo formale del Consiglio i 27 Stati membri avranno dodici mesi per introdurre l’iniziativa cittadina nelle rispettive giurisdizioni nazionali. Appuntamento alla fine del 2011 per la prima utilizzazione possibile del nuovo strumento democratico alla portata di tutti i cittadini dell’Unione


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