Politica
Via libera alla riforma dei licei
Da 400 indirizzi si passa a 6 licei con 10 opzioni per gli studenti
di Redazione
Via libera alla riforma dei licei. Il Consiglio dei ministri ha infatti approvato, in prima lettura, il riordino di questo ramo delle scuole superiori. Da 400 indirizzi si passa a 6 licei con 10 opzioni per gli studenti. Due i nuovi licei: quello musicale e coreutico e quello delle scienze umane. Il nuovo modello partira’ gradualmente, coinvolgendo dall’anno scolastico 2010-2011 le prime e le seconde classi; entrera’ a regime nel 2013.
Qui il testo dello schema di Decreto
I punti principali della riforma
Per cancellare la frammentazione e consentire alle famiglie e agli studenti di compiere scelte chiare i 396 indirizzi sperimentali, i 51 progetti assistiti dal Miur e le tantissime sperimentazioni attivate saranno ricondotte in 6 licei. Rispetto al vecchio impianto che prevedeva solo il liceo classico, il liceo artistico e lo scientifico, oltre all’istituto magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, con la riforma si prevede il ”Liceo artistico”, articolato in tre indirizzi: arti figurative – a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di cogliere i valori estetici nelle opere artistiche ed individuare le problematiche estetiche, storiche, economiche, sociali e giuridiche connesse alla tutela e alla valorizzazione dei beni artistici e culturali; architettura, design, ambiente – a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di conoscere e utilizzare i codici della comunicazione visiva e audiovisiva nella ricerca e nella produzione artistica, in relazione al contesto storico-sociale e audiovisivo, multimedia, scenografia – a conclusione del percorso di studio gli studenti dovranno essere in grado di impiegare tecnologie tradizionali e innovative nella ricerca, nella progettazione e nello sviluppo delle proprie potenzialita’ artistiche. Il ”Liceo classico”, che , ha affermato il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ”rimane uno dei licei fondamentali del nostro sistema”, dove, pero’ la riforma prevede che sara’ finalmente introdotto l’insegnamento di una lingua straniera per l’intero quinquennio.
Per quanto riguarda il ”Liceo scientifico”, oltre al normale indirizzo scientifico le scuole potranno attivare l’opzione scientifico tecnologica che consentira’ l’approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative. Il ”Liceo Linguistico”, quindi, prevedera’ l’insegnamento di 3 lingue straniere. Dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sara’ impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sara’ impartito in lingua straniera. Il Liceo musicale e coreutico, e’ una delle novita’ della riforma. Il liceo musicale sara’ articolato nelle due sezioni musicale e coreutica. Inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza.
Gli studenti del Liceo musicale e coreutico, a conclusione del percorso di studio, devono essere in grado di cogliere i valori estetici delle opere musicali; conoscere repertori significativi del patrimonio musicale e coreutico nazionale e internazionale, analizzandoli mediante l’ascolto, la visione e la decodifica dei testi; individuare le ragioni e i contesti storici relativi ad opere, autori, personaggi, artisti, movimenti, correnti musicali e allestimenti coreutici; conoscere ed analizzare gli elementi strutturali del linguaggio musicale e coreutico sotto gli aspetti della composizione, dell’interpretazione, dell’esecuzione e dell’improvvisazione; conoscere le relazioni tra musica, motricita’, emotivita’ e scienze cognitive. Altra novita’ della riforma e’ il Liceo delle scienze umane che sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi. Il piano di studi di questo indirizzo si basa sull’approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica. Le scuole potranno attivare l’opzione sezione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche.
Tra le altre novita’ introdotte, ha spiegato Gelmini, la valorizzazione della lingua latina. Il latino e’ presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane mentre rimane come opzione negli altri licei. Viene quindi incrementato l’ orario della matematica, della fisica e delle scienze per irrobustire la componente scientifica nella preparazione liceale degli studenti (gli insegnamenti di fisica e scienze possono essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico). Cosi’ come vengono potenziate le lingue straniere con la presenza obbligatoria dell’insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia. Viene poi prevista la presenza delle discipline giuridiche ed economiche sia nel liceo scientifico (opzione tecnologica), sia nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia.
Gelmini, ha quindi sottolineato che ”sara’ valorizzata la qualita’ degli apprendimenti piuttosto che la quantita’ delle materie”. I quadri orari saranno adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati nelle classifiche Ocse Pisa come la Finlandia (856 ore all’anno). Il quadro orario sara’ annuale e non piu’ settimanale, in modo da assegnare alle istituzioni scolastiche una ulteriore possibilita’ di flessibilita’. Tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel 5° anno, ad eccezione del classico (31 ore negli ultimi tre anni), per preservare le caratteristiche rafforzando la lingua straniera, dell’artistico (massimo 35), musicale e coreutico (32), perche’ questi ultimi prevedono materie pratiche ed esercitazioni. Entrano a regime le sperimentazioni che hanno coinvolto gli istituti d’arte, i percorsi musicali, i vecchi istituti magistrali e le sperimentazioni scientifico tecnologiche e linguistiche, queste ultime nate dall’esperienza delle scuole non statali, private o degli enti locali
La nuova organizzazione dei licei prevedem poi maggiore autonomia scolastica dando la possibilita’ alle istituzioni scolastiche di usufruire di una quota di flessibilita’ degli orari del 20% nel primo biennio e nell’ultimo anno e del 30% nel secondo biennio. Attraverso questa quota, ogni scuola puo’ decidere di diversificare le proprie sezioni, di ridurre (sino a un terzo nell’arco dei 5 anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in un apposito elenco. Viene inoltre prevista la possibilita’ di attivare ulteriori insegnamenti opzionali anche assumendo esperti qualificati attraverso il proprio bilancio. Viene previsto un rapporto piu’ forte scuola-mondo del lavoro-universita’. A partire dal secondo biennio, e’ prevista la possibilita’ di svolgere parte del percorso attraverso l’alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell’alta formazione (universita’, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie). Il provvedimento prevede, infine, nuove articolazioni del collegio dei docenti. In particolare la costituzione in ogni scuola di dipartimenti disciplinari, che riuniscono i docenti di uno stesso ambito disciplinare, per sostenere la didattica, la ricerca, la progettazione dei percorsi, e la costituzione di un comitato scientifico composto paritariamente da docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro. Dipartimenti disciplinari e comitato scientifico non ledono comunque la sovranita’ del collegio docenti.
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