Politica
Via libera alla convenzione Onu
Dopo il sì del consiglio dei ministri il ddl che andrà in Parlamento. Il sottosegretario Roccella: "Ok anche all'Osservatorio nazionale". Soddisfazione della Fish
Come Vita aveva preannunciato è arrivata oggi l’approvazione da parte del Consiglio dei ministri di un disegno legge che ratifica la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Sarà ora il Parlamento a suggellare con il proprio voto l’iter di una ratifica che riporta l’Italia al passo delle altre nazioni impegnate a dare attuazione alla tutela dei diritti dei disabili.
Soddisfatta il sottosegretario al Welfare, Eugenia Roccella, che ha portato il provvedimento in consiglio dei ministri, inserendo nel disegno di legge anche la creazione dell’Osservatorio nazionale sulla disabilità: “Sappiamo che da molti anni le persone con disabilita’, le loro famiglie e le associazioni di rappresentanza – ha commentato – attendono di poter disporre di un luogo dedicato che assicuri il confronto costante con le istituzioni, dove esprimere le esigenze e definire insieme le risposte piu’ adeguate”.
La Convenzione Onu, lo ricordiamo, impegna gli Stati aderenti a rispettarne i principi e a monitorarne la concreta attuazione, perciò non ha un valore solo simbolico ma consente di dare sostanza ai diritti in tutte le azioni politiche e sociali nel territorio nazionale, dalla scuola al lavoro, dalla salute alla cultura, al tempo libero. Ecco il comunicato di decisa soddisfazione emesso subito dalla Fish, Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap:
“E’ arrivata, finalmente questa mattina, la buona notizia che il movimento per la tutela dei diritti delle persone con disabilità italiano stava attendendo ormai da tempo. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato, nella sua seduta odierna, il disegno di legge di ratifica della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, il primo e sinora più significativo atto internazionale obbligatorio del XXI secolo sui diritti umani. Un Trattato che con la sua effettiva ratifica, cioè quando a seguito di questo primo riconoscimento legislativo il testo riceverà l’approvazione finale dal Parlamento, diverrà parte integrante e vincolante della legislazione nazionale, con rilevanti effetti sulle esistenze di circa cinque milioni di cittadini italiani. Molti dei quali ancora oggi nel nostro paese vivono in condizioni di violazione dei diritti fondamentali. «Lo scopo della Convenzione – come ha efficacemente sintetizzato da Giampiero Griffo, advisor della delegazione italiana presso le Nazioni Unite -è infatti proibire tutte le discriminazioni basate sulla disabilità, e garantire una eguale ed effettiva protezione legale contro le discriminazioni in ogni settore». L’approvazione del decreto di legge di ratifica della Convenzione arriva a compimento di un percorso nel quale le realtà dell’associazionismo hanno giocato un ruolo significativo, e che hanno seguito con estremo coinvolgimento per tutta la durata delle otto Sessioni dell’Ad Hoc Committee. Questo grazie anche alla attenzione dimostrata dai differenti governi alternatisi in questo lasso di tempo, che hanno riconosciuto ai rappresentati delle persone con disabilità e delle loro famiglie un protagonismo importante in questo processo. Tali premesse sono certamente molto positive, in considerazione delle prime azioni che dovranno seguire la definitiva ratifica della Convenzione, quali l’istituzione di un organismo incaricato di promuovere, tutelare e monitorare l’applicazione nel nostro paese dei cinquanta articoli che compongono il Trattato. Il richiamo della Federazione è indirizzato a che il nascente Osservatorio sulla condizione delle persone con disabilità possa coinvolgere pienamente nelle sue attività i rappresentanti delle organizzazioni, i quali tanta parte hanno avuto nei cinque anni di intensi negoziati che hanno portato alla entrata in vigore del Trattato, sino al risultato che celebriamo quest’oggi. Per fissare definitivamente una tappa fondamentale nella storia della tutela dei diritti umani in Italia, l’auspicio della Federazione è infine che il disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri possa passare ora all’esame del Parlamento il più rapidamente possibile, per contribuire ad imprimere una ulteriore accelerazione al cambio di paradigma di cui la Convenzione è portatrice: un nuovo approccio alla disabilità basato sui diritti umani”.
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