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Via libera al “riccometro” Fisco più leggero con le famiglie

Se i proprietari rifiutano di affittare l’appartamento a extracomunitari questi possono far ricorso al pretore ottenendo il permesso di soggiorno

di Redazione

Consiglio dei ministri: approvato, in data 27 marzo, il decreto legislativo concernente la fissazione dei criteri unificati di valutazione della situazione economica che richiedono prestazioni sociali agevolate nei confronti della pubblica amministrazione. È il cosiddetto ?riccometro?, il nuovo sistema di valutazione entrerà a regime in tutti i settori entro il 1999. Dopo una difficile gravidanza durata nove mesi , il governo ha varato un pezzo importante della riforma del Welfare: l?Indicatore della situazione economica, più conosciuto come ?riccometro?, lo strumento (per il momento sperimentale) destinato a cambiare i rapporti tra cittadini e pubblica amministrazione. Il ?riccometro?, infatti, è stato concepito il 2 luglio del ?97, quando, su proposta dei sindacati, il governo decise di mettere in piedi un sistema di misurazione del reddito diverso da quelli classici per erogare con maggiore equità i servizi sociali. E diciamo subito che, rispetto alle ipotesi circolate nelle ultime settimane, il provvedimento varato dal governo ristabilisce criteri sufficienti di equità, soprattutto in merito agli sgravi Irpef riservati alle famiglie con figli a carico (vedi l?allarme lanciato dal Forum delle famiglie sul numero scorso di ?Vita?). In una prima versione, l?Ise riservava un trattamento migliore a una famiglia composta da quattro adulti rispetto ad una formata da due adulti con due minori a carico. Ma vediamo in sintesi le principali novità. Autocertifcazione: chi intende usufruire delle agevolazioni, dovrà compilare un modulo inserendovi i propri redditi Irpef, le rendite finanziarie e la composizione del nucleo familiare.Il modulo va consegnato all?ente che roga il servizio o ai Caaf. Reddito: sarà calcolato sommando il reddito Irpef al reddito da attività finanziaria (titoli di stato, azioni, etc). Franchigie: dalla somma dei valori del patrimonio immobiliare e mobiliare si detrae una franchigia pari a 50 milioni. Tale somma sale a 70 milioni se la famiglia risiede in un?abitazione di proprietà. Scala di equivalenza: serve a valutare il reddito globale sulla base della composizione del nucleo familiare.Ci sono parametri differenziati per adulti e minori, per numero di componenti, per i figli minori e per ogni componente con handicap fisico o psichico o invalidità superiore al 66% Senato: assegnato alla commissione Igiene e Sanità in sede legislativa, il disegno di legge del governo (n. 3091, già approvato dalla commissione Affari sociali della Camera) che modifica la legge 5 febbraio ?92, n. 104, sulle misure di sostegno in favore di persone con handicap grave. Il testo ha assorbito una proposta di legge (n. 188) sullo stesso argomento, d?iniziativa del deputato di Forza Italia Antonio Guidi. S arà la commissione Igiene e Sanità a esaminare in sede legislativa il disegno di legge messo a punto dal governo sulle modifiche alla legge 104 che detta norme a favore dei minorati gravi. Il termine per presentare gli emendamenti al testo, già approvato dalla commissione Affari sociali della Camera e che assorbe la proposta di legge sullo stesso argomento presentata dal deputato di Forza Italia Antonio Guidi, è fissato per il 6 aprile. Per garantire ai disabili affetti da gravi menomazioni fisiche e intellettive il diritto a una vita indipendente, le Regioni programmeranno interventi di sostegno familiare attraverso l?assistenza domiciliare e l?aiuto personale, l?istituzione di servizi di accoglienza per periodi brevi e di emergenza, il rimborso parziale delle spese documentate di assistenza. I fondi stanziati dallo Stato sono di 30 miliardi per il ?98, 60 per il ?99 e 50 per ogni anno a partire dal 2000, ripartiti tra le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano in base alla densità della popolazione residente rilevata dall?Istat. Senato: l?amministrazione penitenziaria è consapevole dello stato di crisi delle carceri italiane, ma mancano i fondi per intervenire. Il sottosegretario per la Giustizia, Giuseppe Ayala ha risposto in Aula, lo scorso 20 marzo, a nove interrogazioni (3-00997, 3-01572, 3-01673, 3-01689, 3-01690, 3-01691, 3-01692, 3-01693, 3-01694), presentate da senatori di diversi gruppi parlamentari, sulla situazione carceraria. La mancanza di fondi non consente all?amministrazione penitenziaria di intervenire per risolvere i problemi di sovraffollamento e di abbandono delle strutture carcerarie. Oltre alla manutenzione e alla realizzazione di alcune opere già in corso, gli unici progetti di edilizia carceraria in programma riguardano gli istituti di S. Vittore, di Alghero e di Noto. La risposta congiunta fornita lo scorso 20 marzo dal sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Ayala, durante la seduta dell?Aula di Palazzo Madama, a nove interrogazioni presentate da senatori di diversi gruppi parlamentari, non lascia intravedere la possibilità di interventi risolutivi per la costruzione di nuove carceri. Ma la politica del governo, nel suo complesso, sembra avere degli aspetti positivi. Ayala ha infatti ricordato l?intenzione dell?amministrazione penitenziaria di organizzare corsi di scuola dell?obbligo in tutti gli istituti di pena e il programma di rilancio delle attività ricreative e sportive, attraverso un protocollo d?intesa con l?Unione italiana sport. Per ovviare alla riduzione dei posti di lavoro nel sistema penitenziario, dovuta ancora una volta alla mancanza di fondi, è prevista l?introduzione del part-time, del lavoro a tempo determinato e di agevolazioni fiscali per chi assume detenuti. Ayala si è dichiarato d?accordo con la proposta di istituire una struttura che vigili sul rispetto dei diritti inviolabili della persona nelle carceri. Una funzione che la magistratura di sorveglianza, per ammissione dello stesso sottosegretario, svolge con difficoltà. Ayala ha anche smentito le affermazioni su forti tagli alla spesa sanitaria, sottolineando che gli stanziamenti sono passati da195 miliardi per il ?97 a 182 e 280 milioni per il ?98. Infine, l?ex-magistrato ha evidenziato l?aumento della concessione dei benefici carcerari, citando un dato importante: solo l?1 per cento dei detenuti si è reso irreperibile durante le ore di lavoro esterno e di semilibertà.


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