Welfare

Vi racconto le frontiere dell’eterna emergenza

Dagli albanesi agli eritrei: perché la storia si ripete

di Maurizio Regosa

«Maroni ha detto che bisogna essere cattivi. Io, dopo una vita ai nostri confini, dico: non bisogna fare cattive leggi. Essere umani e seri»
Quando non riusciva a comprendere chi aveva di fronte, Nicola Montano – una vita nella polizia di frontiera – chiedeva di vedere le mani: «Era per capire se era vero che un migrante faceva il lavoro che dichiarava». Uno stratagemma forse talmente umano da non essere più quasi ipotizzabile in un tempo in cui le persone migranti nemmeno le si guarda più. È uno dei ricordi che l’ex ispettore ha affidato a un libro pubblicato da Medusa: Ladri di stelle. Storie di clandestini e altro (rievoca fra l’altro lo sbarco dei 20mila albanesi, era il 1991). Un titolo allusivo. Ci ricorda che le stelle dal cielo nessuno le può rubare. E che quindi non c’è da aver paura. Bisogna solo affrontare la situazione. «Invece quelle che sono sempre mancate sono adeguate politiche di integrazione. Che è sì difficile, ma non impossibile».
Vita: Cosa pensa dei respingimenti?
Nicola Montano: Sono illeciti. Una nostra nave che naviga in acque internazionali o nazionali gode del diritto di extraterritorialità, è un lembo italiano nel mare.
Vita: E quindi?
Montano: Qualsiasi cosa accada a bordo è come se succedesse sul suolo italiano ed è sotto la nostra giurisdizione. C’è l’obbligo di rispettare tutte le convenzioni sottoscritte dall’Italia. A cominciare da quella di Ginevra. A prescindere dal fatto che la Libia non la riconosca.
Vita: L’extraterritorialità riguarda le Fiamme gialle?
Montano: Sembra facciano respingimenti in mare di cui la Capitaneria di porto non sa nulla. Se è vero, è grave. Oltretutto la Guardia di Finanza non è polizia di frontiera. Come può procedere a tali respingimenti, che possono essere fatti solo dal questore e dalla polizia di frontiera?
Vita: Concorda con l’idea di creare in Libia uffici per i richiedenti asilo?
Montano: È un ulteriore atto di propaganda. Già ora l’Italia, rispetto alle altre nazioni, concede pochissimo asilo. Si figuri se li facciamo fare in Libia, magari da funzionari compiacenti. Quale garanzia avrebbe chi fa domanda di asilo politico? Nessuna.
Vita: Qual è stato il ruolo dell’Unione Europea?
Montano: L’Europa dovrebbe avere una politica unica sull’immigrazione. Ma non ce l’ha.
Vita: Quindi il ministro degli Esteri ha un po’ ragione.
Montano: Diciamo di sì. Ma se colleghiamo il discorso di Frattini ai dati statistici dei richiedenti asilo, capiamo che qualcosa non torna. Si fanno tante chiacchiere sulle emergenze, poi si fa in modo che tutto resti emergenza.
Vita:Mi faccia un esempio.
Montano: Per il permesso di soggiorno in Italia servono mesi, se non anni. Occorrono fotografie e firme autenticate. Un mare di burocrazia. In Germania basta mezz’ora: applicano una fascetta adesiva sul passaporto.
Vita: Meno burocrazia. Più efficacia.
Montano: Si potrebbero accorciare i tempi di moltissimo. Poi serve un trattamento umano. Paga sempre.
Vita: La Lega dice che li si invoglia a venire in Italia.
Montano: Maroni ha detto: «bisogna essere cattivi». Io dico: non bisogna fare cattive leggi. Essere umani e seri.
Vita: Cosa pensa della controversia con Malta?
Montano: I clandestini via mare rappresentano il 5%. Il resto arriva dalla frontiera terrestre. Ci si deve occupare delle coste, ma tenendo presente questo dato. Invece si fa pochissimo. Sa qual è l’età media dei poliziotti? Supera i 40 anni. Non se ne assumono più. Gli organici sono quelli degli anni 90 e le richieste continuano ad aumentare.
Vita: Per sorvegliare la frontiera servono uomini.
Montano: Infatti. E quelli che ci sono non sono sempre sufficientemente addestrati. Alla polizia di frontiera, già negli anni 90, ho visto arrivare personale che non aveva fatto il corso di specializzazione, un tempo obbligatorio.
Vita: Le risorse scarseggiano.
Montano: Nel 1981 fu promulgata la riforma della polizia. Prevedeva l’istituzione di sale operative comuni. Perché le forze lavorassero insieme e ci fosse più collaborazione. La legge non è stata cancellata ma nemmeno messa in pratica. E lei sa quanto costa una sala operativa?

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