Vi dico qual è il vero tesoretto che stiamo buttando

Quali sono i valori che contano in una politica di nuovo welfare? Qual è il vero ?tesoretto? di questo Paese? In questi giorni di confusione, di violento distacco dalla politica, di rifiuto del dialogo su ogni questione rilevante, credo che francamente si debba ripensare al senso dello stare insieme come cittadini di una medesima comunità. Non è possibile, e soprattutto non è giusto, accontentare tutti. C?è una strana fiducia nel mercato, nelle banche, nell?economia dei grandi numeri, delle forti aggregazioni, eppure sappiamo benissimo che nel territorio, vicino alle famiglie più deboli e fragili, sono spesso le piccole realtà a garantire la sopravvivenza.

Micro e macro devono vivere accanto, e integrarsi. E invece l?Italia si scopre nuovamente il Paese delle corporazioni, degli interessi particolari che si contrappongono gli uni agli altri. Manca una direzione precisa, manca una speranza, manca un sogno. Non occorre essere radicalmente di sinistra per capire che la povertà sta prendendo il sopravvento e la precarietà uccide una generazione di giovani. Non occorre essere integralmente cattolici per capire che la famiglia ha bisogno di sostegni reali, concreti, immediati, altrimenti la fatica di vivere diventa insopportabile. Non abbiamo un così forte bisogno di leader carismatici, almeno credo, quanto piuttosto di persone per bene, che lucidamente si mettano al servizio del Paese, ognuno nel proprio campo, spingendo lo sguardo oltre, verso un orizzonte possibile. è francamente insopportabile questa atmosfera cupa, da fine repubblica, forse è tutto un po? esagerato, forse basterebbe fermarsi un attimo, e riprendere fiato. Forse.