Cultura

Vescovo Belgrado: arresto Milosevic è nuova era per popolo

Stanislaw Hocevar, nominato da pochi giorni, è ottimista: «La nazione è sulla strada giusta»

di Gabriella Meroni

L’arresto di Milosevic dà inizio a una nuova era per la nazione iugoslava. Lo ha detto in un’intervista a Fides il nuovo arcivescovo di Belgrado, S.E. mons. Stanislaw Hocevar, salesiano, nominato il 31 marzo 2001. “Si apre una nuova grande speranza per il popolo iugoslavo. La Chiesa sostiene la ricerca della verità e della giustizia. Ogni cittadino deve rispondere delle proprie azioni, ma tutto il paese, non solo qualche leader, deve cambiare mentalità. La Yugoslavia è sulla strada giusta: ha avuto la forza di promuovere verità e giustizia sociale”. Monsignor Hocevar invita Unione Europea e comunità internazionale a una presenza più incisiva in Yugoslavia: “No all’immobilismo e ai provvedimenti d’emergenza, come i bombardamenti! La pace nei Balcani si avrà se Unione Europea e comunità internazionale saranno più attenti agli sviluppi della situazione sociale e politica. La Chiesa è vicina al popolo serbo – continua l’arcivescovo – promuovendo comunione e riconciliazione”. L’arcivescovo sottolinea che la Chiesa cattolica, in accordo con la dottrina sociale della Chiesa, promuove il principio di responsabilità, in quanto “totalitarismo e comunismo hanno distrutto la dignità e la responsabilità della persona”. Inoltre “lavoriamo per la formazione delle comunità e per diffondere il principio di sussidiarietà”. “Tutto questo – continua – è possibile solo con l’aiuto della comunità internazionale. Occorre aiutare la formazione culturale e professionale della popolazione iugoslava. Giovani e intellettuali devono partecipare a seminari e incontri internazionali e avere accesso alla cultura europea. Le scuole devono educare alla cittadinanza europea”.


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