Cultura
Vescovi europei: basta incoraggiare la iperproduzione nei campi
Dopo l'afta e la Bse, appello per una riforma delle politiche agricole
di Redazione
I vescovi europei invocano una ”profonda riforma della politica europea” e ritengono necessario ”eliminare le sovvenzioni alle eccedenze” che sono state
fra le cause della crisi che sta affliggendo i Paesi dell’Unione europea con il diffondersi del morbo della Bse e dell’afta epizootica. Il pronunciamento e’ giunto al termine della riunione della Commissione delle Conferenze episcopali europee (Comece) che si e’ svolta in questi giorni in Vaticano.
Delegati di 14 Paesi dell’Ue, i vescovi ricevuti stamane dal Papa hanno affermato di ”condividere le tendenze in atto nell’Unione” sul fatto che ”la politica agricola comunitaria va profondamente riformata”, come ha riferito il presidente della Comece mons. Josef Homeyer, vescovo di Hildesheim. ”Vanno cambiati i
regolamenti -ha aggiunto- che prevedono garanzie tali per le eccedenze che hanno portato a un enorme aumento della produzione a danno dell’ecologia europea”. I vescovi puntano l’indice contro le ”sovvenzioni” garantite dai governi agli agricoltori, che hanno danneggiato il mercato dell’Ue e ”lo sviluppo di altri Paesi”.
”Si possono magari prevedere delle compensazioni -ha aggiunto mons. Attilio Nicora, delegato della Cei per le questioni giuridiche e vicepresidente della Comece- ma le sovvenzioni contro l’iper-produzione vanno eliminate anche perche’ deresponsabilizzano gli agricoltori, che invece vanno incoraggiati a entrare nell’ottica di una produzione piu’ rispettosa per l’ambiente”. L’obiettivo, ha
sottolineato l’ex vescovo di Verona esprimendo la ”solidiarietà” di tutti i vescovi europei agli operatori colpiti dalla crisi della Mucca pazza e dell’Afta epizootica, deve essere quello di passare ”da un sistema delle garanzie a priori che hanno avuto effetti profondamente negativi a forme di sostegno mirate intrecciate alla difesa dell’ambiente”.
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