Formazione

Vertice Ue. Tutte le altre decisioni

E' stato uno dei Consigli europei più difficili quello che oggi a Bruxelles ha dato vita alla Costituzione europea

di Ettore Colombo

E’ stato uno dei Consigli europei piu’ importanti e difficili quello che oggi a Bruxelles ha dato vita alla Costituzione europea. Vi hanno partecipato, per la prima volta a pieno titolo, i capi di stato e di governo dei 25 stati dell’Unione. Oltre alla Costituzione europea, i cui lavori sono via via slittati fino a tarda sera, i 25 hanno adottato queste decisioni: TERRORISMO – COOPERAZIONE: i leader Ue ribadiscono che la cooperazione e’ la chiave per lottare contro il terrorismo. Nel documento si chiede urgentemente agli Stati membri di semplificare lo scambio di informazioni tra ‘intelligence’, aumentare la capacita’ di risposta dei servizi di protezione civile ad attacchi terroristici e garantire la protezione comune delle infrastrutture critiche. – CELLULA INTELLIGENCE: Le conclusioni accolgono con soddisfazione la creazione di una cellula europea di intelligence per l’analisi delle informazioni sulle minacce e ribadiscono la necessita’ di ”agire con urgenza in una serie di aree prioritarie” pre prevenire e far fronte ad attacchi terroristici. ALLARGAMENTO – BULGARIA E ROMANIA: nelle conclusioni si ricordano fra l’altro ”i sostanziali progressi conseguiti negli ultimi mesi” nel processo di riforme promosso dai due stati. Il testo aggiunge pero’ che le due nazioni devono comunque ”rafforzare i propri sforzi” appunto per essere pronti all’appuntamento con l’adesione nel gennaio 2007. Le aree che secondo il documento richiedono ancora una ”particolare attenzione” sono, fra l’altro, quelle della ”pubblica amministrazione, la magistratura, la riforma dell’economia”. – TURCHIA: L’Unione europea ribadisce il proprio impegno a ”aprire senza ritardi i negoziati con la Turchia, se il Consiglio europeo decide nel dicembre 2004, sulla base del rapporto e della raccomandazione della Commissione, che la Turchia soddisfa i criteri di Copenaghen”. Le conclusioni contengono valutazioni molto positive delle recenti evoluzioni politiche registrate in Turchia sotto il profilo della situazione interna e della politica estera. I leader Ue esprimono soddisfazione per ”i consistenti progressi realizzati dalla Turchia in materia di riforme ed in particolare per gli emendamenti costituzionali di grande portata adottati nel mese di maggio”. – CROAZIA: I leader europei, riuniti a Bruxelles, hanno concordato di avviare negoziati di adesione con la Croazia a partire dal 2005. L’assegnazione dello status di paese candidato all’adesione all’Ue alla Croazia e’ sancita nelle conclusioni del vertice. POLITICA ESTERA – IRAQ: soddisfazione per la nuova risoluzione delle Nazioni Unite con la precisazione e’ espressa nel documento conclusivo del vertice che sottolinea pero’ tale risoluzione sia valida per un tempo limitato e deve portare all’insediamento di un governo realmente democratico ed al passaggio della sovranita’ agli iracheni. L’Unione europea terra’ un ”incontro fra la troika e il nuovo governo iracheno il prima possibile” e invitera’ il primo ministro dell’Iraq Ayad Allawi ad intervenire nel Consiglio dei ministri dell’Unione europea. L’Unione europea ribadisce il proprio obiettivo di giungere ad un Iraq ”sicuro, stabile, riunificato e prospero che sara’ un positivo contributo alla stabilita’ della regione, un’Iraq che d’altra parte possa lavorare in modo costruttivo con i paesi vicini e nel contesto di un comunita’ internazionale per affrontare sfide comuni”. – MEDIO ORIENTE: L’Unione Europea ritiene fondamentale cogliere l’occasione del ritiro israeliano dalla striscia di Gaza per far compiere passi in avanti al dialogo di pace in Medio Oriente. L’Ue riafferma la sua convinzione che una soluzione giusta e duratura del processo di pace puo’ essere raggiunta soltanto attraverso il negoziato tra le parti e l’appoggio della comunita’ internazionale. – IRAN: Il Consiglio europeo sottolinea il desiderio dell’Ue di andare verso rapporti piu’ stretti con l’Iran, sulla base dell’impegno del paese asiatico ad affrontare le preoccupazioni dell’Ue sul programma nucleare iracheno, sulla lotta al terrorismo, sui diritti umani e sull’approccio iracheno al processo di pace in Medio Oriente. Le conclusioni mettono l’accento sul lavoro in corso da parte dell’Agenzia internazionale per l’agenzia atomica (Aiea) in Iran e invita urgentemente a una piena collaborazione con l’Agenzia in spirito di piena trasparenza in merito al programma nucleare, con l’obiettivo di risolvere la questione.


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