Formazione

Vertice Nato: Istambul e Ankara blindate

Mentre giunge la notizia di una nuova esplosione, senza danni, a Istanbul, Ankara, è già paralizzata per l'imminente arrivo, questa sera, del presidente Usa, George W. Bush

di Paolo Manzo

Il giornalaio nel quartiere di Taksim, nel centro della Istanbul europea, allarga le braccia: ”Niente quotidiani esteri oggi, tutto bloccato, non si muove piu’ niente”. ”Nato, caos, caos” imprecano i tassisti della metropoli turca. Mentre giunge la notizia di una nuova esplosione, per fortuna senza danni, a Istanbul, si fanno sempre piu’ serrate le misure di sicurezza nella metropoli sul Bosforo, mentre la capitale, Ankara, e’ gia’ quasi completamente paralizzata per l’imminente arrivo, questa sera, del presidente americano George W. Bush. Il quale, domani mattina incontrera’ il presidente turco Ahmet Necet Sezer e il premier Recep Tayyip Erdogan. Poi, nel pomeriggio, sara’ sulle rive del Bosforo per partecipare al vertice della Nato di lunedi’ e martedi’. Nella due citta’, scrivono molti giornali turchi, la popolazione e’ praticamente ”prigioniera” nella propria abitazione, la tensione e’ alle stelle dopo gli attentati dei giorni scorsi e l’esplosione di una bomba proprio davanti all’Hilton di Ankara dove alloggera’ Bush. Ancora stamattina si e’ avuta un’esplosione a Istanbul di una bomba di bassa potenza, senza danni a persone o cose. Intere arterie solitamente trafficatissime delle due citta’ sono completamente bloccate, si puo’ transitare solo con il badge di accredito della Nato, ma i taxi vengono rigorosamente controllati, a cominciare dal bagagliaio e dal pianale inferiore dell’auto, mentre alcune linee della metropolitana saranno chiuse. Tredicimila i poliziotti impegnati solo ad Ankara, presidiano ovunque le vie delle due citta’ e tutti gli edifici a rischio, agli stranieri e’ raccomandato di girare con il passaporto a portata di mano. Da questa mattina sono in servizio gli Awacs, gli aerei radar della Nato per controllare lo spazio aereo turco, il quale sara’ completamente chiuso questo pomeriggio sopra Ankara. Per raggiungere l’Hilton dall’aeroporto, ben nove sono i possibili percorsi che il convoglio presidenziale potra’ seguire, almeno due saranno i cortei di auto, uno ovviamente con un sosia del presidente. Ma se una visita di Bush ad Ankara era inevitabile, la popolazione di Istanbul e’ molto irritata per la scelta della citta’ come sede del summit Nato. ”La gente – spiega ad adnkronos International Emre Ergul, uno dei capiredattori del quotidano ”Sabah” – non capisce perche’ mai il premier Erdogan abbia deciso di fare il vertice proprio nel bel mezzo della citta’, con disagi enormi. Molti pensano che avrebbe dovuto scegliere una localita’ fuori citta’, piu’ facile da proteggere”. Molti uffici, in effetti, lunedi’ e martedi’ resteranno chiusi per l’impossibilita’ dei dipendenti di raggiungerli, tanti hanno colto l’occasione per abbandonare la citta’ e fare un week-end decisamente lungo. In realta’ se Erdogan ha fatto questa scelta non e’ un caso. ”L’occhio – spiega ancora Ergul – e’ rivolto all’Europa, e’ una gigantesca operazione di public relations per Istanbul e la Turchia. Si vuol mostrare che e’ un luogo incontro di civilta’ e religioni, sicuro e funzionante”. Ovunque infatti per la citta’ compaiono grandi cartelli che pubblicizzano Istanbul ”centro di civilta”. ”La Turchia – scrive il ”Turkish Daily News” – vedra’ rilanciato il suo standing internazionale e la sua lunga aspirazione a farsi ponte tra est e ovest”. C’e’ solo da sperare che tutto vada per il meglio, del resto la stessa Nato, almeno ufficialmente, non appare preoccupata. ”Le forze di sicurezza stanno facendo tutto il possibile, come ho potuto verificare io stesso” ha affermato il segretario generale dell’Alleanza Jaap de Hoop Scheffer. E la bomba in un autobus, due giorni fa, con quattro morti? ”La Turchia – aveva rassicurato il ministro degli Esteri Abdullah Gul – e’ un paese sufficientemente forte e sicuro. Simili incidente accadono anche altrove, a Londra, a Parigi, ovunque”.


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