Cultura

Verso lo stop degli allevamenti per vivisezione

Presentato un Progetto di legge che porterebbe alla chiusura di Green Hill

di Redazione

Un Progetto di legge che vieta l’allevamento di cani, gatti e primati non umani per fini di sperimentazione in tutto il territorio lombardo. È la proposta presentata oggi a Palazzo Lombardia da Roberto Formigoni con l’ex ministro Michela Brambilla e i consiglieri Giorgio Puricelli e Rienzo Azzi che ne sono gli autori.

Il Progetto di legge dl recepisce quanto disposto al punto c) dell’art. 16 della legge comunitaria approvata nei giorni scorsi alla Camera.  Il presidente Formigoni ha spiegato che «in seguito al dialogo con l’onorevole Brambilla abbiamo dato mandato agli uffici di studiare un provvedimento normativo che possa affrontare questo tema a livello regionale».
In pratica, in Lombardia questa legge costringerebbe alla chiusura l’unico allevamento italiano di cani beagle destinati alla vivisezione, il Green Hill di Montichiari, da tempo oggetto di continue proteste per il trattamento inadeguato degli animali.

Il Progetto di legge infatti vieta (art.1) “l’allevamento di cani e gatti e primati non umani destinati alla sperimentazione” e (art.2) punisce i trasgressori con adeguate sanzioni amministrative (fino a 150.000 euro, 300.000 in caso di recidiva). Le somme introitate saranno destinate alle Asl competenti per il territorio.  

Il presidente Formigoni ha colto l’occasione per ricordare la sensibilità che Regione Lombardia ha mostrato in passato nei confronti della tutela degli animali e che «questa iniziativa si inserisce in un pacchetto di norme già in vigore che abbiamo approvato negli ultimi anni». Tra queste l’istituzione dell’Anagrafe canina regionale, completamente informatizzata, a cui sono già iscritti 860.000 cani.
Tre sono invece i bandi emanati negli ultimi mesi, per un importo complessivo di 5 milioni di euro, tre dei quali verranno utilizzati per il risanamento di rifugi pubblici e la costruzione di 23 nuove strutture, 1,4 milioni verranno utilizzati per la sterilizzazione di cani e gatti e i restanti 600.000 per la costruzione di uffici a tutela degli animali (Info center) provinciali e comunali.

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