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Verso il G8: l’Africa fa il punto sul Nepad

I leader africani si sono riuniti ieri per fare il punto sul Nuovo partenariato per lo sviluppo dell'Africa

di Emanuela Citterio

Il primo G8 è stato quello di Genova. Quattro presidenti africani hanno presentato il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell’Africa, un piano elaborato dagli africani che rivoluziona il metodo dell’aiuto allo sviluppo: non più assistenza e piani imposti da altri ma partenariato, ovvero collaborazione alla pari a partire dalle risorse che già esistono nel continente.
Il G8 ha risposto promettendo un Piano d’Azione. “Peccato che manchi l’azione”, come ha commentato un esperto di questioni africane.
Il Piano d’Azione, con relativi impegni da parte dei Paesi del G8, è stato lanciato a Genova, ripromesso a Kananaskis e sarà ri-rilanciato nel prossimo G8 a Evian. Di fatto stenta a decollare.
Ieri alcuni leader africani, tra cui gli artefici del Nepad (il presidente nigeriano Olusegun Obasanjo, il capo di Stato sudafricano Thabo Mbeki e quello senegalese Abdoulaye Wade) si sono riuniti ad Abuja per discutere dello sviluppo del continente in vista del G8 che si terrà la prossima settimana ad Evian (Francia). Nella capitale nigeriana – riferisce l’agenzia Misna – si sono svolti una serie di incontri durante i quali si è discusso dei traguardi raggiunti e dei progetti futuri del Nepad.
L’agenda dell’incontro di Abuja ha compreso un’analisi capillare dell?organismo in vista del G8 francese, dato che nell’ultimo incontro i Paesi più industrializzati del mondo avevano promesso di sostenere economicamente il Nepad in cambio di risultati concreti a livello politico economico.

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