Non profit
Verso il distretto produttivo delle politiche sociali
Attività nei settori della sanità, del lavoro, dell'ambiente
di Redazione

«La cooperazione sociale, pur confermando la bontà del modello proposto
in seno al welfare, subisce gli effetti della crisi sociale ed economica. Il nostro compito è evitare gli effetti più deteriori», considera Dino BarbarossaNonostante i 15 anni di cammino, l’esperienza ed il desiderio di continuare a tessere la rete fanno del Consorzio Sol.Co. un “cantiere aperto? in progress”. L’evoluzione del percorso va verso il Distretto produttivo delle politiche sociali. «Il nostro è un progetto che non si regge tanto sui legami formali di tipo proprietario, quanto sulla fiducia fra i pezzi della rete e, soprattutto, fra le persone», esordisce il presidente Dino Barbarossa (nella foto). «Il principio di sussidiarietà produce progressivamente la piena autonomia imprenditoriale dei soci, pur con modalità organizzative ed operative omogenee. La cooperazione sociale, pur confermando la bontà del modello proposto in seno al welfare, subisce gli effetti della crisi sociale ed economica e ciò si sente anche in seno alla nostra rete. Tuttavia, gli strumenti messi in campo per rafforzare la rete stessa tamponano gli effetti della crisi e consentono di evitarne gli effetti più deteriori».
La rete Sol.Co è costituita da: 9 consorzi territoriali a Palermo, Catania (2), Catania/Messina, Enna, Siracusa, Caltanissetta, Ragusa, Agrigento; 3 consorzi settoriali per Politiche del lavoro, Ambiente e Sanità; 140 cooperative socie; 2mila occupati; 2 soci sovventori: Regione Siciliana e Cosis. La partecipazione alla rete della Regione siciliana con un fondo per l’attivazione di una linea di microcredito, attraverso l’intervento di Banca Popolare Etica, consente alle cooperative di patrimonializzarsi e confrontarsi al meglio con il mercato. La creazione della Fondazione sanitaria Odigitria (con il coinvolgimento del consorzio socio La Salute) è una modalità per affrontare i mutamenti del Sistema sanitario regionale, che lasciano ampi spazi vuoti alla domanda di servizi sanitari da parte dei cittadini più fragili e su cui la cooperazione sociale può diventare un soggetto fondamentale. La nascita di Personal Energy Sicilia e del Consorzio Crea per lo sviluppo di politiche ambientali eco-sostenibili è un’esperienza in cui la cooperazione sociale si confronta e si allea con la cultura tipica del mondo profit. «Lo sviluppo di progetti di politiche attive del lavoro (con il coinvolgimento del consorzio socio La.I.Re.), ha condotto la rete a costruire modelli di intervento e a realizzare due pubblicazioni con il P.R.A.P. di Palermo e con l’A.S.P. di Catania e un’importante sperimentazione con il ministero della Gioventù. Dentro la rete sono nati i Coordinamenti nei settori minori/giovani e immigrazione, ritenendo questi due ambiti di particolare sviluppo per la cooperazione sociale», conclude il presidente Dino Barbarossa. «Importante è poi la diffusione sul territorio dell’esperienza decennale dell’Happening del terzo aettore per portare alla luce le buone pratiche e sviluppare riflessioni per affrontare la crisi del welfare».
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