Veronesi insiste:le radiazioni non sono pericolose

In un'intervista a La Repubblica il Ministro sostiene gli investimenti con il miglior rapporto costo-beneficio, ribadendo la non nocività dell'elettrosmog.

di Redazione

“Ci sono altre spese sanitarie più urgenti da affrontare rispetto al problema dell’elettrosmog”. Lo ribadisce il ministro Umberto Veronesi in una intervista a Repubblica nella quale sostiene che le onde magnetiche non portano un grave danno alla salute umana. Il ministro risponde anche al sottosegretario Carla Rocchi che sottolinea l’urgenza di prevenire la morte anche di un solo bambino. ”L’etica degli investimenti e’ un imperativo ineludibile. Prescrive che, a parità di spesa, si debba salvare il numero più alto possibile di vite oppure, come in questo caso, prevenire le malattie che fanno più vittime. Quindi se per prevenire due ipotetici casi di leucemie l’anno, investo da 20 ai 50 mila miliardi di lire- tanto dovremmo spendere per interrare gli elettrodotti,schermare le antenne e bonificare il paese dall’elettrosmog – violo il principio etico. Con quella somma posso infatti finanziare azioni contro il benzene dei carburanti o contro il gas di scarico dei diesel che sono cancerogeni, oppure eliminare l’amianto dalle pareti delle scuole o allontanare il radon dalle abitazioni. Così facendo non prevengo due ma duemila casi di leucemia e forse 10 mila casi di altri tumori. Queste valutazioni etiche sono la regola nei paesi ben governati. Nell’ambiente c’e’ una forte cancerogenesi: calmierarla, questa sì, è una vera priorità”.

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