Salute

«Veronesi? che surfista»

Il direttore di Farmindustria reagisce alle dichiarazioni di Veronesi e spiega come fare per rendere i farmaci piu' accessibili: con i vaccini e l'impegno dei governi

di Redazione

Un surfista che sta a mollo aspettando l’onda giusta per montarci sopra. Ecco cosa mi sembra Veronesi». Ivan Cavicchi, direttore generale di Farmindustria, reagisce così alle dichiarazioni del ministro sulla necessità di «ammorbidire la copertura brevettuale» in merito ai farmaci anti Aids.
Vita: Il 2 maggio vi incontrerete con Veronesi. Di cosa parlerete?
Cavicchi: Ci proporrà tagliare i prezzi dei farmaci anche in Italia ed eliminare i brevetti. Le cose che oggi tutti vogliono sentirsi dire. Purtroppo, sono proposte inapplicabili.
Vita: Perché?
Cavicchi: L’Italia è il Paese europeo che applica i prezzi più bassi sui farmaci anti retrovirali. E poi se vogliamo applicare prezzi politici anche da noi non avremmo mai le risorse per aiutare i Paesi poveri. O per continuare a fare ricerca.
Vita: Ma cosa farà Farmindustria per contribuire a rendere i farmaci più accessibili?
Cavicchi: Proprio il 19 aprile, in occasione della nostra assemblea nazionale, abbiamo deciso di costituire una speciale Commissione di aiuto ai Paesi poveri. Ma, ripeto, per battere l’Aids ci vogliono i vaccini e l’impegno dei governi. Quelli delle nazioni ricche e quelli delle nazioni povere.

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