Sostenibilità

Verbania, un modello fondato sulla spazzatura

Il capoluogo piemontese vince la classifica di Legambiente

di Silvano Rubino

Una raccolta differenziata unica in tutta Italia. Ma non solo. Servizi pubblici gratis e tante piste ciclabili. Il risultato? Una qualità della vita senza pari.
Come spiega il sindaco Marco Zacchera Sembra quasi un’invenzione di quelle che si vedevano in tv a Portobello. Semplice ma geniale. Un piccolo trespolo, con un sacchetto fatto di un materiale cartaceo sospeso da terra. È il nuovo contenitore per i rifiuti organici che 4mila abitanti di Verbania si troveranno in casa fra qualche settimana. Il funzionamento ce lo spiega il sindaco, Marco Zacchera, fresco di una vittoria che ovviamente lo inorgoglisce, quella dell’annuale classifica delle città più sostenibili stilata da Legambiente: «Nel contenitore di casa vanno messi i rifiuti organici, tutto tranne il pesce. Tenendoli sollevati da terra, i rifiuti seccano, perdono peso e non marciscono. Nei contenitori condominiali c’è un altro sacchetto: il risultato è che non si produce il percolato, i rifiuti pesano meno, si possono ritirare meno di frequente e anche la pulizia dei bidoni può avvenire più raramente. Questo modello ha un costo: me se riusciamo ad avere una riduzione del 20% della produzione di rifiuti umidi a quel punto già ci guadagniamo».
Ecologico e conveniente. D’altro canto è proprio l’eccellenza sul fronte della gestione dei rifiuti urbani (con la quota record del 72% di differenziata) che ha consentito alla città piemontese sul Lago Maggiore di scalare la classifica di Legambiente. Grazie anche a un’altra piccola grande idea: il sacchetto bianco. Quello in cui i 30mila abitanti della città sanno di dover obbligatoriamente inserire i rifiuti indifferenziati (quelli cioè che non si possono riciclare): «Ne vengono consegnati solo un certo numero in modo che la gente si abitui a usarli bene: quando si terminano, bisogna andarli a comprare, costano due euro: è un incentivo a differenziare bene, a mettere poca roba nel sacchetto dell’indifferenziato». Anche perché tra poco gli abitanti di Verbania di sacchetti di plastica non ne vedranno nemmeno più l’ombra: «Abbiamo deciso di anticipare di due mesi il bando previsto per il 1 gennaio 2010. Li stiamo sostituendo nei supermercati con le sporte o con quelli di carta di biodegradabili».
Anche la spesa, quindi, da queste parti, sarà più sostenibile. Anche perché è altamente probabile che chi va al supermercato a Verbania lo faccia andando in bici lungo le piste ciclabili o usando i mezzi pubblici, che sono gratis. Un’idea che il sindaco Zacchera ha ereditato dalla Giunta precedente (di centrosinistra, mentre lui è di centrodestra) e che non condivide del tutto: «Così», spiega, «non paga nemmeno chi dovrebbe pagare, tipo gente che viene da fuori, perché non ci sono più controlli. Dal primo gennaio cambiamo il sistema: chi vuole viaggiare sull’autobus dovrà passare in Comune a ritirare un documento di viaggio che costerà pochissimo, 10 euro per tutto l’anno. Le fasce protette continueranno a viaggiare gratis».
Perché non semplicemente applicare il modello Verbania nel resto di Italia? Zacchera è realista: «Molto dipende dalla collocazione geografica della città e dalle sue dimensioni. È scontato che nelle piccole città la qualità della vita sia più alta. Una cittadina come Verbania, con tutti i servizi, gode di una location splendida, da una parte il lago e dall’altra le montagne, ha una qualità dell’aria perfetta, non per merito nostro, ma perché ci sono pochi abitanti e quindi poche auto. Una situazione simile c’è a Belluno (al secondo posto nella classifica di Legambiente, ndr). È chiaro che in un posto dove c’è tanto ricambio d’aria, tanto verde attorno, si vive meglio. Per contro se cerca un teatro fa fatica a trovarlo…». Resta il fatto, per il sindaco, che la sfida sostenibilità si vince credendoci e non solo grazie a una posizione fortunata: «Facciamo l’esempio dei rifiuti. Se non ci avessimo creduto tutti, destra, sinistra e centro, non avremmo ottenuto risultati così importanti».


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA