Volontariato

Venti minuti al giorno spesi bene

Gino Girolomoni ci consiglia la lettura quotidiana della Bibbia e della Divina Commedia.

di Gino Girolomoni

Sono grato al cardinale Giacomo Biffi che, nel lasciare la diocesi di Bologna, dalle colonne di Avvenire ci ha dato un consiglio che ho subito messo in pratica: leggere un brano al giorno della Divina Commedia. Vent?anni orsono ho cominciato a leggere un capitolo al giorno della Bibbia e con quindici minuti al mattino occorrono tre anni e mezzo per finirla tutta: sono giunto a metà della quinta lettura. Adesso, la sera, ho cominciato con il sommo poeta italiano che, negli anni scorsi e ancor oggi, in troppi nelle scuole pensano di poter mettere da parte, ma ciò lo può consigliare soltanto una carenza di intelligenza dovuta al lungo perdurare di un?alimentazione priva di elementi vitali. Dante Alighieri a 23 anni partì da Firenze per recarsi a Sulmona, voleva essere presente a un evento che sapeva avrebbe segnato la storia: i cardinali a Perugia avevano eletto papa un eremita che prese il nome di Celestino V e che non arrivò mai a Roma. Sulla Sacra Scrittura, poi, se ne dicono di tutti i colori: che esprime dei simboli, che va intesa nei significati, che non parla di storia. Invece per me un grande personaggio di nome Mosè, tra il 1600 e il 1500 a.C. raccolse scritti antichi e racconti orali che si tramandavano da generazioni, compresa la Genesi nella quale sono racchiusi i misteri delle nostre origini. Consiglio anch?io ai lettori di Vita queste due letture quotidiane per vivere meglio.


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