Mondo

Venti di guerra fra Etiopia ed Eritrea: la preoccupazione dell’Unione africana

Dopo l'Onu, anche l'organismo panafricano esprime preoccupazione per un nuovo conflitto tra Etiopia ed Eritrea

di Emanuela Citterio

L?Unione Africana ha diffuso una nota in cui esprime preoccupazione per un nuovo conflitto tra Etiopia ed Eritrea. Già la settimana scorsa le Nazioni unite avevano sottolineato la pericolosità di movimenti di truppe sul confine tra i due Paesi del corno d’Africa. Secondo l’Ua questi movimenti ?hanno il potenziale per degenerare in un confronto militare con possibili implicazioni su vasta scala che rischiano di investire non solo i due paesi, ma l?intera regione?.

L’Ua invita sia il governo di Addis Abeba che quello di Asmara a ?esercitare il massimo controllo per evitare qualsiasi azione che possa avere un effetto negativo o esacerbare la situazione attuale?.

L?inviato speciale del Consiglio di Sicurezza Onu, il giapponese Kenzo Oshima, oggi incontrerà i vertici della missione di pace e rappresentanti del governo etiope per verificare e ottenere informazioni dettagliate sui movimenti di truppe. Successivamente Oshmia dovrebbe recarsi anche in Eritrea, dove discuterà del divieto di sorvolo su territorio eritreo imposto dalle autorità di Asmara alla missione Onu all?inizio di ottobre.

Proprio l?impossibilità dell?Unmee (che ha visto ridursi del 60% le proprie capacità di verifica) di controllare una larga fetta della zona cuscinetto che divide Etiopia ed Eritrea ha fatto aumentare i timori di una nuova guerra, dopo quella che i due paesi combatterono tra il 1998 e il 2000. Secondo fonti dell’agenzia Misna, la bozza di una nuova risoluzione sulla crisi tra Etiopia ed Eritrea sarebbe già sul tavolo dei membri del Consiglio di Sicurezza e dovrebbe essere messa ai voti entro questa settimana. Intanto, nel fine settimana, in un discorso ufficiale tenuto in amarico alla televisione di Stato tradotto dall’agenzia Misna, il primo ministro etiope Meles Zenawi ha accusato il partito di governo eritreo di ?approfittare? dei disordini interni.

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