Non profit
Veneto: inaugurata struttura per pazienti in stato vegetativo
Sei posti letto a Marzana, che presto diventeranno 14
di Redazione
Una sezione con 6 posti letto per pazienti in stato vegetativo permanente è stata inaugurata oggi a Marzana, nel centro residenziale “L. Cirla” dagli assessori regionali alle politiche sanitarie Sandro Sandri e alle politiche sociali Stefano Valdegamberi.
La struttura è inserita in uno stabile collocato nell’ampia area di servizi ospedalieri e residenziali di Marzana. Sandri e Valdegamberi evidenziando l’importanza di questa nuova struttura sociosanitaria hanno sottolineato entrambi come “nel Veneto sia un esempio della forte integrazione tra il settore sociale e il settore sanitario, che costituisce la particolarità del modello veneto, preso ad esempio a livello italiano ed internazionale”. Gli stati vegetatvi permanenti sono patologie in aumento e con aspettative di vita più lunga rispetto a prima. Necessitano pertanto strutture adeguate per assistere i pazienti e le loro famiglie con la dignità loro dovuta. A questo proposito è stato ricordato che la Regione Veneto ha recentemente redatto le linee guida per la definizione e la standardizzazione dell’assistenza a questi pazienti per renderne omogenei i trattamenti in tutte le Ulss.
Nella Ussl di Verona sarebbero necessari tra i 15 e i 20 posti letto. I 6 posti letto inaugurati oggi si aggiungono ai 5 di Cologna Veneta attivi dal 2001. L’area dove sono stati inaugurati i 6 posti letto di Marzana, opportunamente ristrutturata ed attrezzata, potrà garantire in futuro un incremento di posti fino a 14. E’ già stato presentato alla Regione Veneto un progetto di ampliamento dei posti letto e di implementazione tecnologica, che avrà il supporto finanziario della Fondazione Cariverona interessata alla costruzione di una rete regionale dedicata a questa forma assistenziale. L’assessore Valdegamberi ha ricordato che “nel Veneto sono 115 i posti letto funzionanti nel settore SVP (stati vegetativi permanenti) e altri ne saranno attivati perché la Regione intende attuare un investimento significativo in tali strutture”. L’assessore Sandri, dal canto suo, ha osservato che “l’attivazione di questa sezione significa esprimere solidarietà e vicinanza a questi cittadini sfortunati mantenendoli nella loro dignità”.
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