Famiglia

Veneto: in 9 anni raddoppiata la spesa per gli anziani

Lo ha detto Sante Bressan al convegno "Le politiche regionali a favore dei non autosufficienti", a Venezia

di Carmen Morrone

“Per gli anziani non autosufficienti la Regione Veneto ha lavorato molto e bene, e ha investito in questo settore ben più di altre regioni italiane. Per fare solo l’esempio delle risorse: sono piu’ che raddoppiate in questi nove anni passando da 200 milioni a 420 milioni di euro, mentre la spesa sociale nel suo complesso è passata da circa 290 milioni di euro del 1995 a quasi 600 milioni di euro del 2004. Ma molto ancora resta da fare per affrontare le sfide poste dai cambiamenti familiari e sociali e la realta’ di una condizione anziana che vive piu’ a lungo ma e’ penalizzata da malattie croniche e disabilità: per far cioè diventare una fortuna il vivere piu’ a lungo e non un peso per la societa’”. Lo ha detto Sante Bressan, assessore alle politiche sociali della Regione Veneto, ad apertura del convegno “Le politiche regionali a favore dei non autosufficienti”. L’esponente del governo veneto ha messo l’accento sulla prospettiva nella quale vanno inserite le future politiche regionali, che si devono basare sulla prevenzione “che va sviluppata per spostare più in là possibile il momento della cronicitaì'”, sulla partecipazione attiva degli anziani alla vita sociale, sulle azioni da intraprendere per organizzare un adeguato lavoro di cura all’interno delle famiglie . Su quest’ultimo aspetto, Bressan ha sostenuto che “gli interventi sulla legge 28 di sostegno delle famiglie che tengono in casa i non autosufficienti, e gli assegni di sollievo sono stati grandi intuizioni e conquiste della Regione Veneto. Ma non bastano piu’ perché tutte queste provvidenze hanno a monte la convinzione che esista una famiglia in cui svolgere la cura e l’assistenza. Ma se la famiglia non c’e’ piu’?” si e’ chiesto Bressan che ha ricordato, tra l’altro, come il “fenomeno dell’uso delle badanti straniere nelle famiglie sia in via di esaurimento perche’ piu’ di meta’ sono diventate irregolari e molte, una volta regolarizzate, sono passate ad altri lavori meno impegnativi che non curare i 30 mila anziani che attualmente sono assistiti da queste persone straniere” “Nel fare un bilancio degli interventi e delle azioni di questa legislatura regionale prossima alla conclusione, si è constatato che la rete dei servizi socio-sanitari regionali a favore degli anziani non autosufficienti e delle loro famiglie si presenta articolata, capillarmente diffusa su tutto il territorio: ma bisogna dire no a nuove strutture – ha precisato l’Assessore – e puntare a ristrutturare cio’ che esiste, visto che tra poco conteremo anche su ospedali dismessi e che sono esauriti i fondi dell’articolo 20 e le normali fonti di finanziamento non bastano piu’. La priorita’ fondamentale per la Regione, nel prossimo futuro, e’ sviluppare il sistema della domiciliarita’, per consentire alla persona non autosufficiente di rimanere nella propria casa supportata dal Telesoccorso, dall’ADI (assistenza domiciliare integrata), dai sostegni economici alla famiglia che assiste in casa la persona non autosufficiente”. Infine, Bressan ha sostenuto che il Fondo regionale per la non autosufficienza dovrà divenire realta’ o con la partecipazione dello Stato o con la diretta autonoma iniziativa della Regione. “Si tratta di far capire ai cittadini veneti – ha concluso – che con l’istituzione del Fondo sociale per la non autosufficienza ci si paga un’assicurazione per la vecchiaia, per un’assistenza di cui tutti avremo bisogno”. Nel corso del convegno sono anche stati resi noti alcuni dati relativi all’evoluzione della spesa affrontata dalla Regione Veneto in questo settore. Ecco il dettaglio: la spesa relativa al settore anziani e’ passata da circa 200 milioni di euro del 1995 a 420 milioni del 2004; mediamente gli interventi a favore delle persone anziani assorbono il circa il 70% della spesa relativa a tutto il settore sociale; – in rapporto al PIL regionale, la spesa per il settore sociale costituiva lo 0,41% nel 1995 mentre rappresenta lo 0,52% nel 2004; la spesa per il settore anziani costituiva lo 0,28% del PIL nel 1995 mentre nel 2004 costituisce lo 0,37% ; la spesa pro-capite per l’intero settore sociale e’ passata da 66,42 euro del 1994 a 126,95 euro del 2004, con un aumento pari al 97%; la spesa pro-capite relativa al settore anziani e’ passata da 46.02 euro del 1994 a 90,50 euro del 2004, con un aumento pari al


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