Famiglia

Veneto: arrivati i bambini di Chernobyl

Si tratta dell'avanguardia di un flusso che prevede, entro luglio, l'arrivo in Veneto di oltre 400 ragazzi

di Gabriella Meroni

Sono arrivati oggi pomeriggio all’Aeroporto di Tessera (Venezia), accolti dall’Assessore regionale veneto Renzo Marangon, 150 ”bambini di Chernobyl”, provenienti dalla Bielorussia, che saranno ospitati per un soggiorno estivo terapeutico da 130 famiglie venete, in particolare della zona di Montebelluna e Castelfranco, in provincia di Treviso. Si tratta dell’avanguardia di un flusso che prevede, entro luglio, l’arrivo in Veneto di oltre 400 ragazzi e relativi accompagnatori, che saranno ospitati in numerose localita’ della regione. La vasta operazione di accoglienza in Veneto e’ stata resa possibile dall’impegno dell’Associazione Help For Children e del Gruppo Famiglie di Castelfranco Veneto. ”Sono particolarmente contento di essere oggi qui ad accogliere questi ragazzi – ha sottolineato Marangon – il cui arrivo dimostra come siano state superate positivamente le incomprensioni sorte dopo la crisi innescata dalla triste vicenda della bambina di Genova l’anno scorso. Ed un significato particolare – ha aggiunto Marangon – ha anche il numero di bambini che verranno ospitati, a dimostrazione della grande generosita’ di tante famiglie venete”. I ragazzi hanno un’eta’ compresa tra 6 e 16 anni e provengono dalla Regione di Gomel, area nella quale sono stati registrati i dati di maggiore contaminazione da plutonio 238, 239 e 240. E’ stato appurato che far vivere questi ragazzi per un periodo anche breve in zone non contaminate, consentendo loro di alimentarsi con cibi privi di radionuclidi, permette loro di perdere dal 40% al 60% della radioattivita’ assorbita, riducendo cosi’ di molto il rischio di essere colpiti da tumore alla tiroide, leucemia e altre patologie collegabili alla contaminazione radioattiva.

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