Economia

Veneto: approvata proposta legge quadro cooperazione

Il testo licenziato all’unanimità dalla commissione Attività produttive passa all’esame del Consiglio

di Francesco Agresti

Via libera della commissione Attivita’ produttive del Consiglio regionale del Veneto alla proposta di legge che riscrive le norme regionali sulla cooperazione. Il provvedimento che ha raccolto il consenso unanime delle forze politiche punta a promuovere e a valorizzare le cooperative sociali e di produzione, in quanto forma di organizzazione produttiva fondata sulla partecipazione e sulla corresponsabilita’, che ha avuto origine e sviluppo proprio in terra veneta. ”Si tratta della prima ”legge-quadro” del settore?, ha spiegato il presidente della commissione Giuliana Fontanella, ?alla quale avevano gia’ lavorato i consiglieri della precedente legislatura e che le forze politiche rappresentate in questa legislatura hanno ampiamente condiviso portandola a compimento in tempi rapidi. Mi auguro che la nuova legge abbia ora un iter altrettanto rapido in aula consiliare per offrire risposte efficaci ad una forma di impresa che, escluse le banche cooperative e i consorzi di garanzia-fidi, conta nel Veneto su 850 mila soci dei quali 15 mila extracomunitari, impiega 65 mila addetti e realizza un fatturato complessivo di oltre 10 miliardi di euro”. Tre le novita’ della proposta legislativa lo stanziamento di risorse regionali da destinare alle cooperative, singole o in forma associata, per sostenere progetti innovativi o di formazione; l’istituzione di una consulta delle cooperative e del relativo centro studi e ricerche; e, infine, la creazione di strumenti di ingegneria finanziaria, attraverso la finanziaria regionale Veneto Sviluppo, per incentivare la cooperazione. In particolare la nuova normativa prevede l’istituzione presso la Veneto Sviluppo di un fondo di rotazione per finanziare e ricapitalizzare le cooperative. Sempre a Veneto Sviluppo la proposta legislativa affida anche l’istituzione di un secondo fondo dedicato a incentivare la razionalizzazione e l’aggregazione dei consorzi di cooperative e delle cooperative di garanzia collettiva. Complessivamente la dotazione finanziaria proposta per il piano regionale per la cooperazione sfiora i 13 milioni di euro nel triennio, dei quali 10.500.000 destinati agli investimenti e 2.400.000 alle spese di gestione.


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