Economia

Vendite al livelli del 2000, cresce solo la vendita a domicilio

Con un aumento del 3,9% nel 2011 è uno delle poche tipologie di commercio in positivo

di Redazione

Il presente del commercio italiano non è tra più rosei. Secondo Confcommercio 17 regioni su 20 hanno livelli di consumi inferiori a quelli del 2000 e nel primo semestre 2011 il valore del commercio fisso al dettaglio è diminuito del 0,4% In questa situazione di stallo c’è un settore del commercio che va controcorrente. E’ quello della vendita a domicilio. Nel primo semestre 2011 infatti le vendite a domicilio sono aumentate del 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2010 con un fatturato di 510milioni e 300mila euro.

Nella vendita diretta i settori in maggiore espansione sono quelli della cosmesi e accessori moda” (+7,2%), alimentari e beni durevoli casa che con il suo incremento de 2,9% rimane il settore leader per gli acquisti a domicilio.

Più fatturato ma anche più occupati del settore. Nel primo semestre 2011 chi lavorava nella vendita a domicilio erano 54.7177, più del 3% rispetto all’anno scorso. Quasi 55mila persone, di cui il 72,4% di donne, quasi il due terzi del totale. I perché di questa crescita li spiega Luca Pozzoli, presidente di Univendita, associazione di categoria nata nel 2010 e che raggruppa le aziende di eccellenza nella vendita a domicilio. La crescita – dice Pozzoli- si deve alla qualità dei prodotti offerti dalle aziende associate Univendita, alla professionalità dei suoi incaricati, all’etica di vendita e, soprattutto, all’attendibilità che, quotidianamente, i venditori mettono di fronte alle famiglie italiane».


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