Famiglia

Veltroni incontra il Forum. Intesa sulle proposte

A Bari il leader del Pd si è confrontato con le portavoci. Toccati tutti i temi, dal 5 per mille alla libertà dei cittadini di fronte alle offerte del welfare. «Questa è la vera sfida», ha detto

di Redazione

di Francesco Dente

Dopo Casini e Bertinotti, anche il candidato premier Walter Veltroni ha incontrato il Forum del Terzo settore per discuterne le proposte.
Veltroni si è confrontato questa mattina a Bari con il mondo dell?associazionismo alla presenza delle due portavoci del Forum, Maria Guidotti e Vilma Mazzocco, e di numerosi esponenti del terzo settore. ?Non siamo qui per farci delle promesse: si tratta solo di continuare l?esperienza di collaborazione con le forze del volontariato e della cooperazione sociale avviata negli ultimi anni a Roma? ha ricordato il sindaco capitolino.
?La nostra sfida ? ha sottolineato ? è armonizzare ciò che la sinistra e la destra tradizionale tendono da sempre a divaricare: da un lato la crescita e la produzione, dall?altro l?equità sociale?. Se non c?è crescita del Pil, ha ricordato il candidato premier, non ci saranno risorse da ridistribuire per fronteggiare la crisi del sistema Italia. Veltroni ha anche polemizzato con chi lo accusa di parlare sempre di Pil.
Due i temi centrali dell?intervento di Veltroni. Nella prima parte si è occupato delle politiche di welfare, nella seconda delle questioni riguardanti l?arcipelago del terzo settore.
In cima alla lista delle priorità del Pd ci sono i bambini. ?Questo è un paese ? ha osservato Veltroni ? che si è occupato retoricamente dei più piccoli. Bisogna invece restituire loro spazio e tempo e investire risorse per gli asili?. Veltroni, che ha invocato misure dure contro chi usa violenza sui minori, ha auspicato inoltre lo snellimento dei tempi burocratici per le adozioni.
Attenzione anche per anziani e disabili. La pensione, secondo il leader Pd, non deve segnare l?inizio di un periodo di abbandono o di depressione dei meno giovani ma di impegno in attività solidali. Veltroni, a questo proposito, ha insistito sull?opportunità di investire sull?educazione permanente. Uno strumento, ha ricordato, utile anche per fronteggiare le crisi occupazionali. ?Il moderno stato sociale è la formazione?, ha sostenuto.
Sussidiarietà, riforma della 266 e libertà di scelta dei cittadini sono stati i temi della seconda parte dell?intervento. Lo Stato deve fare un passo indietro e far spazio al terzo settore, ha affermato Veltroni, per dare attuazione a quella ?gigantesca illuminazione? che è il principio di sussidiarietà inserito nella Costituzione del 2001. La sussidiarietà è la ?chiave per tenere insieme la società?.
Veltroni, che si è detto favorevole a istituzionalizzare il 5 per mille, si è impegnato a sedersi al tavolo con il terzo settore per rivedere dopo le elezioni la legge quadro sul volontariato. Qualche stoccata contro quegli esponenti politici avversi che parlano di ?professionisti volontari?. I luoghi in cui operano gli operatori del terzo settore ?non sono la casa del grande fratello?, ha detto.
Last, è il caso di dirlo, but not least: la libertà di scelta dei cittadini che usufruiscono delle prestazioni sociali e assistenziali. La vera sfida, ha evidenziato, è la qualità. ?Interessa poco, ad esempio, che gli asili nido siano statali, aziendali o del terzo settore. Conta che rispettino criteri di qualità e che siano accreditati?


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