Famiglia

Veltroni. “A Roma una sede per la Tavola della pace”

Si chiamerà "Casa per la pace" e potrà utilizzare anche dipendenti comunali. L'annuncio è stato dato durante il Forum mondiale delle città contro la povertà

di Ettore Colombo

Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha presentato pubblicamente, lo scorso 2 aprile, un decreto con la quale verrà affidata una sede ufficiale alla Tavola della Pace, L?annuncio è stato dato da Veltroni durante la Conferenza annuale del Comitato cittadino per la Cooperazione decentrata, ultimo incontro in programma al 4°Forum Mondiale delle Città contro la povertà che si è concluso al Palazzo dei Congressi dell?Eur.
Accolta con un lungo applauso, l’annuincio della nascita della Casa della Pace, così sarà chiamata la sede, segna un passaggio importante per Roma, che conferma sempre più la sua volontà di diventare capitale di idee e innovazioni, come la recente elezione dei consiglieri delegati stranieri, primo esempio assoluto di integrazione e multietnicità di una città italiana.
La Tavola della Pace, di cui erano presenti gli esponenti, è un?organizzazione nata nel ?96 alla quale aderiscono centinaia di associazioni, organismi laici e religiosi ed Enti Locali. Il programma del Campidoglio, come ha affermato Veltroni, è incentrato su iniziative e progetti di cooperazione per lo sviluppo sociale e la lotta alla povertà ed alle disuguaglianze, nella convinzione che il futuro debba essere una globalizzazione più giusta e solidale. Tra i progetti più interessanti, quello che mette risorse umane a disposizione della cooperazione; a breve, infatti, le Ong che ne avranno bisogno, potranno chiedere al Comune non solo finanziamenti, ma anche personale effettivo.
?Tante sono le qualità professionali espresse dai quasi 26.000 dipendenti comunali, che possono rivelarsi utili?, ha detto Raffaella Milano, assessore capitolino alle politiche sociali, presentando il progetto, che potranno quindi essere ?prestati?, se lo vorranno, per periodi più o meno lunghi, mantenendo il loro stipendio per tutta la durata del progetto. Un ruolo di capitale è stato riconosciuto a Roma anche dallo stesso WACAP, l?Alleanza Mondiale delle Città contro la Povertà, alla fine di due giorni di lavoro, dove si sono discussi i grandi temi della cooperazione per lo sviluppo, ma anche dei tanti piccoli progetti che contribuiscono spesso in maniera determinante alla sopravvivenza di interi continenti, come l?Africa, definita da padre Alex Zanotelli ?il continente martire di questo sistema?.

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