Welfare
Velletri, detenuto muore dopo violenze ricevute
Era stato fermato dalla polizia municipale, e le sue ultime parole incolperebbero gli agenti. Il garante dei diritti dei reclusi chiede di aprire un indagine
di Redazione
“Sono state le guardie”. Sarebbero state queste le ultime parole della persona con problemi di tossicodipendenza e malato di cirrosi che era detenuta a Velletri ed è morta nei giorni scorsi (ma la notizia si è diffusa solo oggi) per cause ancora tutte da chiarire. “Bisogna aprire un’indagine al più presto”, ha dichiarato poco fa a Vita il garante dei diritti dei detenuti Angiolo Marrazzo.
“Secondo le ultime ricostruzioni, l’uomo, fermato di sera dalla polizia municipale, ha dato in escandescenze davanti agli agenti che gli hanno somministrato un sedativo”, continua il garante, “poi è stato inviato al carcere di Velletri. Stava già molto male. Al punto che, una volta deciso dai responsabili dell’istituto di pena il ricovero d’urgenza in ospedale, l’uomo è spirato poco dopo il trasporto in ospedale”.
A denunciare la vicenda è anche l’associazione Antigone, che riporta che l’uomo sarebbe morto dopo essere stato picchiato dalla polizia municipale di Velletri. Il giovane, dopo essere stato fermato con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, sarebbe stato violentemente picchiato.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.