Politica

«Ve lo assicuro: i bambini nati in Italia avranno tutti documenti italiani»

Parla Barbara Saltamartini (Pdl)

di Redazione

«Non ci sono cambiamenti. Per le donne che partoriscono in condizioni di clandestinità si continua a fare riferimento alla legislazione vigente», spiega Barbara Saltamartini, responsabile delle Pari opportunità del Pdl.
VITA: Dunque il permesso di soggiorno continuerà a non essere convertibile?
BARBARA SALTAMARTINI: Finiti i sei mesi, le persone che si trovano in Italia clandestinamente devono essere rimpatriate e solo in un secondo momento potranno eventualmente tornare utilizzando la prassi già in vigore, a prescindere dal Pacchetto Sicurezza.
VITA: E il minore?
SALTAMARTINI: Abbiamo inteso tutelare proprio il bambino, che non acquisisce la clandestinità. Verrà invece regolarmente registrato in Italia e, in quanto nato sul nostro territorio, sarà dotato di documenti italiani. Si tratta di una scelta precisa a difesa di chi non si può ancora difendere. Certo la cosa migliore sarebbe che i genitori non debbano entrare in Italia clandestinamente.
VITA: E i medici-spia?
SALTAMARTINI: Quella è una battaglia che abbiamo vinto. Sarebbe stata una cosa indecente. I bambini frequentano giustamente le nostre scuole, secondo un principio di integrazione. Ed è nell’interesse collettivo che siano sani.
VITA: Non si poteva fare di più?
SALTAMARTINI: Se avessi avuto la possibilità avrei rivisto moltissime cose. Non le nascondo che abbiamo cercato di ottenere con il massimo sforzo i risultati che potevamo raggiungere, evitando di incorrere in spaccature politiche talmente gravi che ci avrebbero impedito di regolare il tema dell’immigrazione. D’altra parte è inutile nascondere che in Italia si sentiva e si sente tuttora il grave problema dell’immigrazione clandestina, specie quando è legata a fenomeni di criminalità organizzata. Abbiamo voluto colpire innanzitutto questa. (M.R.)

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