Politica

Vaxxed, un palco istituzionale per le tesi di Wakefield

Vaxxed, il discusso film che dà spazio alle tesi di Wakefield, per cui ci sarebbe un nesso tra vaccini e autismo, arriva in Europa. La prima proiezione sarà in Senato, il 4 ottobre, per iniziativa del senatore Bartolomeo Pepe. Palazzo Madama si tira fuori, l'Istituto Superiore di Sanità condanna durissimamente l'iniziativa «irresponsabile e antiscientifica»

di Redazione

Il 4 ottobre il Senato della Repubblica italiana ospiterà la proiezione del film Vaxxed from cover-up to catastrophe, di Andrew Wakefield. Wakefield è il medico che accusa le autorità americane di aver nascosto il nesso tra vaccinazioni e autismo, medico che fu radiato dall’ordine perché il suo studio che metteva in relazione con l’autismo la vaccinazione contro il morbillo, la parotite e la rosolia è stato giudicato falso e completamente privo di evidenze scientifiche. A marzo il film doveva essere proiettato al Tribeca Film Festival, ma dopo giorni di polemiche Robert De Niro – che ha un figlio di 18 anni, Elliott, con autismo – decise di rinunciarvi. Ora il film arriva in Senato per iniziativa del senatore Bartolomeo Pepe: è la prima proiezione in Europa.

Pepe, campano, classe 1962, eletto con il M5S, ora nel Gruppo Grandi Autonomie e Libertà, ha organizzato autonomamente la proiezione di parti del film documentario VAXXED, che – ha immediatamente fatto sapere palazzo Madama – «non ha in alcun modo il patrocino del Senato». Il Comitato Scientifico dell’Istituto Superiore di Sanità si è detto «indignato e sconcertato dall’iniziativa» dal momento che i contenuti del film «sono totalmente antiscientifici e remano nella direzione contraria alla tutela della salute pubblica». L’iniziativa del Senatore è «tanto più grave se si pensa al calo di oltre il 5% delle coperture vaccinali che si è verificato recentemente e che ha portato il nostro Paese sotto la soglia di sicurezza».

La durissima presa di posizione, firmata dal Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Walter Ricciardi e dal Comitato tecnico scientifico, afferma che «prestare un luogo istituzionale, in collegamento diretto streaming con l’autore, per sostenere tesi confutate da tutta la comunità scientifica su un argomento così delicato, che riguarda la sicurezza soprattutto delle categorie più fragili come bambini e anziani, significa usare le istituzioni per promuovere menzogne a danno della salute pubblica. Iniziative del genere, oltre a coltivare ignoranza e a promuovere uno scetticismo infondato, mettono a rischio il risultato ottenuto da anni di campagne vaccinali il cui valore etico è indiscutibile e facilmente traducibile nel risparmio dei costi sanitari, ma soprattutto di migliaia di vite umane».

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