Famiglia

Vaticano: un seminario sul disarmo integrale

Si terrà a Roma a Palazzo San Calisto, l’11 e il 12 aprile. Vi parteciperanno accademici, militari, esperti, ecclesiastici e rappresentanti della società civile di tutto il mondo.

di Emanuela Citterio

Un seminario sul ?disarmo integrale?. A promueverlo, in Vaticano, è il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace presieduto dal cardinale Renato Raffaele Martino. Il seminario, che vedrà la partecipazione di accademici, militari, esperti, ecclesiastici e rappresentanti della società civile di tutto il mondo, si terrà a Roma nella sede del dicastero a Palazzo San Calisto, l?11 e il 12 aprile.

L’iniziativa si ispira al concetto di disarmo proposto dalla dottrina sociale della Chiesa. Più precisamente, come Papa Giovanni XXIII: «l?arresto agli armamenti a scopi bellici, la loro effettiva riduzione, e, a maggior ragione, la loro eliminazione sono impossibili o quasi, se nello stesso tempo non si procedesse ad un disarmo integrale, se cioè non si smontano anche gli spiriti, adoprandosi sinceramente a dissolvere, in essi, la psicosi bellica» (Lett. enc. Pacem in terris, n. 61).

Su tali basi, la prima sessione sarà dedicata ad una riflessione etica e spirituale sul disarmo, e sulle condizioni per una geopolitica dello sviluppo e della pace. Nella seconda sessione si discuteranno alcune particolari questioni economiche e giuridiche, come il commercio internazionale delle armi, la sovrapposizione tra economia civile e militare, e la relazione tra disarmo e diritti umani. Nella terza sessione, conclusiva dei lavori, si discuterà il ruolo dei diversi soggetti chiamati a cooperare per un ?disarmo integrale?, cioè i soggetti governativi e non governativi e, non da ultimo, le religioni.

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.