Cultura

Vaticano: globalizzazione non leda dignità donne

Lo ha detto Joan McGrath-Triulzi, rappresentante del Vaticano all'Assemblea generale dell'Onu

di Gabriella Meroni

”Una forma di globalizzazione che ignori l’intrinseca dignita’ della donna, e soprattutto lo speciale contributo che esse danno alla famiglia e alla societa”’, rischia di ridurre le donne ”ad un oggetto di pura cura economica”.

Lo ha detto Joan McGrath-Triulzi, rappresentante del Vaticano all’Assemblea generale dell’Onu sul tema ‘Donne 2000: uguaglianza di genere, sviluppo e pace per il ventunesimo secolo’. ”I diritti e le fondamentali liberta’ delle donne e delle ragazze devono essere protetti”, si legge nell’intervento diffuso oggi dal Vaticano, in modo che esse possano ”beneficiare della globalizzazione”, fenomeno che ”continuera’ a caratterizzare le interazioni economiche internazionali negli anni a venire”. Se vuole raccogliere la ‘sfida’ a ”servire la persona umana e promuovere un autentico sviluppo”, l’Onu per il Vaticano e’ chiamata ad ”incoraggiare le strutture culturali e sociali” che permettano anche alle donne di ”ottenere la migliore posizione per raccogliere i benefici della globalizzazione ed evitarne gli effetti negativi”.

”Rispetto del diritto a scegliere liberamente il matrimonio e a formarsi una famiglia, a cercare un impiego e un giusto salario e ad essere protette dagli abusi e dalle violenze”: sono questi, ha detto la relatrice, i ”prerequisiti” per ”un contributo femminile allo sviluppo economico”, che vanno accompagnati da ”investimenti nei servizi sociali di base”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.