Cultura

Vaticano: ecco il “politico ideale ” per il Papa

L'azione dell'uomo politico ''ideale'' dovrebbe sempre essere retta ''da una perfetta integrita' morale e da un energico impegno contro le ingiustizie'': lo ha detto il Papa

di Redazione

L’azione dell’uomo politico ”ideale” dovrebbe sempre essere retta ”da una perfetta integrita’ morale e da un energico impegno contro le ingiustizie”: e’ quanto ha affermato stamane il Papa, prendendo spunto dal Salmo numero 100 ‘programma di un re fedele a Dio’, durante l’udienza generale in piazza San Pietro davanti ad oltre 20 mila fedeli. Prendendo spunto dalle parole del salmista, il Papa ha tracciato il ritratto del politico ideale , il cui ”modello di vita – ha detto – dovrebbe essere l’agire divino nel governo del mondo”. ”Un agire – ha precisato – retto da una perfetta integrita’ morale e da un energico impegno contro le ingiustizie”. Deve essere una vita – ha aggiunto – che ”intende rigettare il male con rigore e fermezza”. Tra le doti piu’ tipicamente pubbliche e sociali, il salmista biblico indicava la lotta contro la calunnia e la delazione segreta, un impegno basilare in una societa’ di tradizione orale, ma anche esortava i regnanti a rigettare ”ogni arroganza e superbia” e a rifiutare la compagnia ”di chi procede sempre con l’inganno e la menzogna”. L’ultimo versetto del Salmo – ha osservato Giovanni Paolo II – e’ particolarmente ”energico”: ”sterminero’ ogni giorno tutti gli empi del paese – recita il re fedele a Dio – per estirpare dalla citta’ del Signore quanti operano il male”. ”E’ importante – ha detto Giovanni Paolo II ai fedeli – ricordarsi di una cosa: colui che parla non e’ un individuo qualsiasi ma il re, supremo responsabile della giustizia nel paese. Con questa frase egli esprime in modo iperbolico il suo implacabile impegno di lotta contro la criminalita’, un impegno doveroso, condiviso da tutti coloro che hanno responsabilita’ nella gestione della cosa pubblica”. ”Evidentemente – ha ammonito – questo compito di giustiziere non spetta ad ogni cittadino. Percio’ – ha spiegato – se i singoli fedeli vogliono applicare a se stessi la frase del Salmo, lo debbono fare in senso analogico, decidendo cioe’ di estirpare ogni mattina dal proprio cuore e dalla propria condotta la mala pianta della corruzione e della violenza, della perversione e della malvagita’, nonche’ ogni forma di egoismo e ingiustizia”.


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