Formazione

Vaticano: «Da emergenza a tragedia»

E intanto scoppia la polemica Bruxelles-Maroni

di Redazione

Botta e risposta tra il ministro dell’Interno Maroni e l’Unione europea sull’ondata migratoria in arrivo dal Nordafrica mentre il Vaticano, dalle pagine dell”Osservatore romano’, si fa sentire.

In prima pagina, dedicando un servizio agli sbarchi di immigrati provenenti dalla Tunisia e da altri Paesi del Maghreb a Lampedusa, il quotidiano scrive: ”Assume i contorni della vera emergenza il flusso di migranti che in questi giorni stanno raggiungendo dal Maghreb le coste italiane. Emergenza che, a volte, diventa tragedia: questa notte, come ha riferito un sito in lingua araba, un barcone carico di migranti è stato speronato da una motovedetta tunisina al largo di Gabes, causando 29 morti”.

”Dal naufragio dell’imbarcazione – prosegue il giornale Vaticano – che secondo le fonti, sarebbe stato provocato deliberatamente, sono state tratte in salvo ottantasei persone. Stamattina, intanto, il capo della diplomazia europea, Catherine Ashton, si e’ recata a Tunisi per prendere visione della situazione”.

Per quanto riguarda la polemica Italia-Europa, al titolare del Viminale che chiedeva la convocazione urgente del Consiglio Ue, e accusava la Commissione di non aver dato risposte, Bruxelles ha ricordato che non solo “nessuna richiesta è stata avanzata dalle autorità italiane” ma soprattutto è arrivato un secco ‘no grazie’ di fronte all’offerta di aiuto. Affermazioni alle quali ha replicato subito Maroni: ”Non è vero che l’Italia ha rifiutato una proposta, che non c’è stata”.

Per il ministro dell’Interno “è assolutamente necessario che venga convocato urgentemente un consiglio dei capi di Stato e di governo dei Ventisette Paesi dell’Ue perché quello che sta succedendo è paragonabile alla caduta del muro di Berlino. L’Europa deve avere una strategia comune”. Il ministro ha inoltre confermato che martedì pomeriggio a Roma ci sarà prima una riunione tecnica sull’emergenza umanitaria e poi si riunirà il comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza.

”In Maghreb c’è un nuovo 1989 e l’Europa deve avere una strategia comune. Questo non vale solo per il contrasto all’immigrazione clandestina ma riguarda tutto quello che sta accadendo” e ”l’Italia sta affrontando questa vicenda con le sole proprie forze” ha aggiunto Maroni. Il ministro dell’Interno in particolare aveva lamentato che l’agenzia europea Frontex, che dovrebbe fronteggiare gli sbarchi, non è attiva su questo fronte.

Immediata la replica di Bruxelles. “Sono stata personalmente in contatto sabato con le autorità italiane, a cui ho chiesto se avessero bisogno del nostro aiuto” e la risposta è stata “no grazie, in questo momento non abbiamo bisogno dell’aiuto della Commissione europea’ ” ha dichiarato dal canto suo la commissaria Ue per gli affari interni responsabile per le questioni di immigrazione Cecilia Malmstroem per bocca del suo portavoce Michele Cercone.

“Sono molto sorpresa delle recenti dichiarazioni da parte delle autorità italiane” sull’aiuto da fornire all’Italia, ha aggiunto poi la Malmostroem in una dichiarazione letta a Bruxelles dal suo portavoce, che già ieri aveva ricordato come sabato la commissaria Ue avesse personalmente parlato con il ministro Maroni. Cercone ha quindi confermato che “nessuna richiesta è stata avanzata dalle autorità italiane”. In ogni caso, “ho chiesto a Frontex e all’agenzia europea per l’asilo in che modo la Commissione europea possa offrire il suo sostegno all’Italia”.

A smentire le affermazioni di Cercone è Isabella Votino, portavoce di Maroni: ”Non è vero che l’Italia ha rifiutato una proposta, che non c’è stata”. E precisa: “Il colloquio telefonico c’è stato e nel corso del colloquio il ministro ha avanzato alcune richieste”. Ad ogni modo, ”non c’è nessun intento polemico, ma non capiamo onestamente questa uscita e ci aspettiamo che finalmente l’Europa risponda con le azioni”.

Intanto l’Alto rappresentante Ue per la Politica estera e di sicurezza comune Catherine Ashton, in visita in Tunisia, dove incontrerà tra l’altro il premier Ghannouchi, “solleverà il problema” dei flussi migratori verso l’Italia. Lo ha annunciato la portavoce della Ashton, Maja Kocijancic.


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