Formazione

Vandana Shiva al Forum ong sulla sovranità alimentare

Il 12 giugno a Roma

di Gabriella Meroni

In contemporanea con il lavori del World Food Summit della Fao, si terrà a Roma il Forum sulla Sovranità Alimentare organizzato dalle Ong e dai movimenti sociali. Un occasione straordinaria in cui si incontrano centinaia di uomini e donne provenienti da tutto il mondo. Con loro affermiamo che riduzione della povertà, sicurezza e sovranità alimentare e protezione dell?ambiente sono profondamente collegati tra loro. Un altro mondo deve essere davvero possibile se pensiamo a quegli 800 milioni di abitanti della Terra che ancora oggi soffrono la fame. Nel 1996 il Vertice Mondiale sull?Alimentazione della FAO si prefisse l?obiettivo di dimezzare quel numero nell?arco di 20 anni. E invece da allora sono cresciuti di 80 milioni gli uomini, le donne e i bambini che nei paesi poveri vivono al di sotto della soglia di povertà, 1 persona su 5 è cronicamente sottoalimentata e oltre 7 milioni di bambini muoiono ogni anno a causa di malnutrizione. Il modello di sviluppo legato allo sfruttamento intensivo della terra, legato all?agroindustria ed agli interessi delle grandi multinazionali del settore, ha fallito gli obiettivi della sicurezza alimentare e della salvaguardia degli equilibri naturali. Di più, i processi di globalizzazione intensificatisi in questi ultimi anni e legati a politiche neoliberiste hanno allargato il divario tra paesi ricchi e paesi poveri. La politica protezionistica derivata dall’applicazione dei regimi di sussidio in agricoltura che nei paesi sviluppati ha riversato una massa finanziaria di 1 miliardo di dollari al giorno (6 volte di più di quanto i Paesi più poveri hanno ricevuto complessivamente come aiuto da quelli ricchi) è stato un altro potente fattore di ingiustizia. Per questo è necessaria una svolta e su questo si deve impegnare il movimento che si oppone a questa globalizzazione. Una svolta che punti su un?agricoltura che valorizzi le identità locali e le produzioni di qualità, che faccia del rispetto degli equilibri ecologici e delle biodiversità, del valore aggiunto dell?eticità, del lavoro, della sicurezza alimentare, del benessere animale, le fondamenta del principio di sovranità alimentare per tutte le popolazioni. In questo senso è la filiera corta una delle chiavi del cambiamento e della valorizzazione delle agricolture locali: il cambio della lente sul “local trade” piuttosto che sul “global trade” potrà garantire il progresso ed il riscatto dei Paesi poveri anche attraverso l?agricoltura, purché sia fortemente territorializzata, puntata alla valorizzazione dei prodotti tipici e rispettosa delle diversità biologiche e paesistiche, e soprattutto, capace di riconoscere nei Paesi del Sud del mondo il ruolo di custodi e produttori di diversità biologica. Anche di questo si parlerà il 12 giugno, nell?ambito del workshop organizzato da Legambiente in collaborazione con altre ong e associazioni e che sarà aperto dall?intervento di Vandana Shiva. “Riduzione della povertà, sicurezza e sovranità alimentare e protezione dell?ambiente”, questo il tema che verrà approfondito a partire dalle esperienze di organizzazioni non governative, delle organizzazioni dei lavoratori e dei movimenti sociali europei, sudamericani, africani e asiatici. Perché se le regole che hanno governato il commercio mondiale hanno favorito i paesi ricchi e concentrato le ricchezze, la svolta urgente e necessaria deve essere indicata e sostenuta dal movimento che si oppone a questa globalizzazione.


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