Sostenibilità

Vandana Shiva a Terra Futura

"Se il progetto della Banca mondiale per deviare alcuni fiumi in India andrà in porto potrebbero esserci guerre con Nepal, Bangladesh e Cina"

di Paolo Manzo

“Il futuro della terra è strettamente legato alla privatizzazione dei grandi beni pubblici, in primo luogo l’acqua, che devono rimanere pubblici e liberi”, altrimenti saranno possibili “conflitti”. Lo ha detto pochi minuti fa Vandana Shiva nel corso di ‘Terra futura’, la manifestazione dedicata alla sostenibilità in corso alla Fortezza da Basso di Firenze.
“Quando l’acqua viene privatizzata”, ha spiegato la Shiva “c’è l’inquinamento dei fiumi e la distruzione degli ecosistemi”. Per questo “mantenere l’acqua come bene comune è l’unica possibilità di mantenere in vita gli ecosistemi”.
“Quando si considera l’acqua come un bene commerciale, questa diventa motivo di conflitto tra Stati e comunità: in Rajastan quando è stato costruito un sistema di dighe per portare l’acqua dalla campagna alle città ci sono state immediate proteste e 5 contadini sono stati uccisi”, ha spiegato la Shiva.

Attualmente, sempre in India, “è in corso un progetto finanziato dalla Banca mondiale per 200 miliardi di dollari per deviare alcuni fiumi: stiamo resistendo perché vogliamo la pace”. Se il progetto andasse in porto “potrebbero esserci guerre tra India e Nepal, Bangladesh e Cina”.

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