Formazione
Valutare gli insegnanti si può
Presentati i risultati del progetto Valorizza
Continuerà ancora per un anno il progetto “Valorizza”, per la valutazione dei docenti. Nato un anno fa tra polemiche e difficoltà, soprattutto a causa delle pregiudiziali ideologiche, voluto dall’ex-ministro Gemini, i primi risultati della sperimentazione sono stati presentati a Roma lo scorso 7 dicembre, attraverso una ricerca elaborata da Fondazione per la Scuola e Associazione TreeLLLe. Nonostante i diversi apprezzamenti al progetto espressi nel corso del convegno di presentazione, «Valorizza non ha, però, ancora raggiunto la maggiore età – scrive Tuttoscuola – e un convincente livello di qualità e di esportabilità, tanto che il Miur ha deciso di potenziarlo e replicarlo anche per quest’anno scolastico, accogliendo in tal modo una raccomandazione della Fondazione Treelle che, insieme alla Fondazione per la scuola Compagnia San Paolo, ha accompagnato la sperimentazione».
Posto che la scuola italiana ha bisogno di un sistema nazionale di valutazione che comprenda la valutazione degli apprendimenti, la valutazione dell’efficacia delle singole scuole e la valutazione della professionalità dei dirigenti e degli insegnanti, Valorizza si è concentrato sulla possibilità di valutare la “buona reputazione professionale” degli insegnanti, al fine di poterli premiare e evitare quindi lo scoraggiamento dei suoi insegnanti migliori. Il presupposto per la valutazione su cui si è basato Valorizza è il fatto che esistono davvero insegnanti su cui nessuno ha da ridire, che hanno appunto una eccellente reputazione professionale.
Nelle 33 scuole che su base volontaria hanno partecipato al progetto pilota, due insegnanti delegati hanno quindi individuato i colleghi con buona reputazione. Su questi poi è stato fatto un questionario di valutazione sia da parte dei genitori sia da parte degli alunni. Da qui sono poi stati individuati i docenti da premiare. L’analisi si è concentrata soprattutto sul metodo, per capire se è davvero utilizzabile, visto che si basa su un concetto evidente e a tutti ma non definibile facilmente.
È emerso che almeno su 2/3 degli insegnanti citati nella liste indipendenti, c’è sostanziale condivisione tra tutte le componenti del mondo della scuola. Su 10 insegnanti premiati, infatti, 7 sono stati indicati da tutti e i membri del nucleo valuativo e 3 da almeno due.
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