Welfare

Vallanzasca: ho chiesto la grazia pensando a mia madre

Degli anni della banda della Comasina dice: "più che pentitmento, provo rimpianto"

di Sara De Carli

‘Ho chiesto la grazia pensando alla gioia di mia madre”: così Renato Vallanzasca, intervistato da QUOTIDIANO NAZIONALE. L’ex capo della banda della Comasina, in carcere per scontare quattro ergastoli (piu’ di 260 anni) per una lunga lista di crimini, spiega la sua richiesta: ”Non ho la sfera di cristallo per affermare con certezza che vita mi aspettera’ fuori. So che incontrero’ delle difficolta’, e che ci potra’ anche essere chi me ne procurera’ di supplementari, ma penso che le contrarieta’ mi spingeranno a dare il meglio di me. Penso – aggiunge – che se mi verra’ data un’opportunita’ riusciro’ a concludere dignitosamente la mia esistenza”. E ricordando le sue scelte afferma: ”Non mi sono fermato dopo il primo errore perche’ non li ritenevo errori. Il pentimento? Il termine pentito mi da’ un po’ il voltastomaco. Piu’ facile parlare del rimpianto di avere imposto ai miei genitori e alle persone che mi hanno veramente amato l’inferno in terra”.


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