Non profit
Valdarno, studenti fondano una coop per dare fondi a realtà bisognose
Un'intera terza superiore coltiverà un orto i cui proventi saranno venduti al mercato e andranno inizialmente alle ragazze madri di una casa d'accoglienza della zona. Un'azione virtuosa nata da un corso di formazione al mondo cooperativo promosso dalla Banca Valdarno, del circuito Bcc
di Redazione

Una classe di terza superiore che fonda una cooperativa per aiutare gli altri: accade a San Giovanni Valdarno, provincia di Arezzo. La nuova realtà associativa si chiama associazione cooperativa scolastica Bfg – Bad food good e comprende i 26 alunni della Terza I (indirizzo economico sociale) dell’Istituto Giovanni da San Giovanni, più i loro docenti, nominati come tutori data la minore età dei ragazzi.
La virtuosa scelta degli alunni, riportata da Valdarnopost.it, è spiegata dalla ragazza eletta presidente, Tonia Cimmino: “Abbiamo a disposizione un pezzo di terra. Ci divideremo i ruoli per coltivare vari prodotti, poi faremo un mercato per venderli, così come penseramo ad altre attività per raccogliere fondi”. Fondi che poi andranno “alla casa famiglia per ragazze madri in difficoltà socio-economiche qui vicino, a Pian di Scò. Se ne raccoglieremo poi altri, li destineremo per i bambini dell’Ospedale Meyer di Firenze o di una casa di riposo della zona”.
Gli studenti di San Giovanni Valdarno sono arrivati a questo risultato dopo avere seguito una formazione specifica sul mondo cooperativistico promossa dalla Banca del Valdarno, inserita nel circuito Bcc – Banche di credito cooperativo. L’atto di costituzione della cooperativa degli alunni è stato firmato proprio nella sede centrale dell’istituto bancario, il cui presidente ha firmato come notaio.
Foto: Valdarnopost.it
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.