Non profit

Val di Susa, in 70mila contro l’Alta Velocità

Mobilitazione pacifica della società civile locale cui si sono aggiunti molti manifestanti da fuori. Sul numero in edicola di Vita Mario Cavargna spiega perché la Tav sarà un flop

di Redazione

In marcia contro l’alta velocità. Migliaia (tra i 70 mila e 100 mila secondo gli organizzatori), i manifestanti che hanno parteciapto, a cominciare dalle 10, al corteo che da Bussoleno è giunto a Susa dove si sta svolgendo una grande festa di piazza. La giornata di mobilitazione è stata indetta per ribadire il proprio no nei confronti della costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione. La manifestazione si è svolta in modo pacifico, anche nei pressi del bivio di Mompantero, punto più critico dell’intero percorso di 8 km, non ci sono stati disordini: nonostante alcuni manifestanti avessero annunciato di volersi avvicinare ai siti dei sondaggi, nessuno ha lasciato il corteo. Protagonisti di una protesta che ha coinvolto e fermato l’intera valle di Susa, sono stati oggi, studenti, lavoratori, sindaci, rappresentanti di comitati spontanei e ambientalisti. Tra i partecipanti, anche il leader dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, e il no global Vittorio Agnoletto. In una gremita piazza d’armi a Susa si sta svolgendo, ora, il grande concerto no-tav: sul palco, i gruppi torinesi Statuto e Subsonica. Intanto, molti dei manifestanti stanno lentamente lasciando la valle a bordo di auto e treni. ”E’ stata una grande festa -ha commentato Alberto Perino, uno dei portavoce della protesta no-tav- è andata molto bene. La partecipazione è stata corale, di tutto il popolo della valle di Susa”. Grande, dunque, la soddisfazione per l’esito della giornata. ”E’ un momento importante per noi -ha spiegato Nicoletta Dosio, rappresentante del comitato Lotta popolare- la partecipazione immensa alla giornata di oggi è per noi una vittoria morale. Ora vogliamo vincere anche materialmente la lotta contro un’opera inutile e dannosa per la nostra salute”. ”E’ una manifestazione immensa -ha commentato durante il corteo Antonio Serrentino, presidente della Comunità montana Bassa Valle di Susa- almeno 70 mila, forse anche 100 mila persone, stanno marciando contro l’alta velocità. Non potevamo neanche immaginare una partecipazione del genere”. I sindaci della Valle di Susa erano presenti per l’intero percorso della manifestazione con i gonfaloni comunali. Ferme molte fabbriche e negozi chiusi per l’intera mattinata, sulle vetrine i commercianti hanno esposto il cartello: ”scioperiamo per non morire”. Tutta la valle è addobbata con striscioni e bandiere no-tav. Oltre ai manifesti della comunità montana Valle di Susa e di Rifondazione comunista, presenti molti cartelli contro l’Alta velocità che la gente del posto ha confezionato artigianalmente. Ingente la presenza delle forze dell’ordine in Valle: più di mille tra agenti di polizia e carabinieri. Gli abbonati hanno la possibilità di leggere, del numero di Vita ancora in edicola fino a domani, le riflessioni di uno dei più grandi esperti di Val Susa, Mario Cavargna, che spiega perché dalla Tav conviene scendere subito. Leggi: “Tav, meglio scendere“.

Partecipa alla due giorni per i 30 anni di VITA

Cara lettrice, caro lettore: il 25 e 26 ottobre alla Fabbrica del Vapore di Milano, VITA festeggerà i suoi primi 30 anni con il titolo “E noi come vivremo?”. Un evento aperto a tutti, non per celebrare l’anniversario, ma per tracciare insieme a voi e ai tanti amici che parteciperanno nuovi futuri possibili.