Welfare
Vaccini: crescono le segnalazioni ma quelle che riportano reazioni gravi sono 3 su 100mila dosi
L'AIFA ha pubblicato ieri il Report Vaccini 2018
di Redazione
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7.267 segnalazioni di reazioni avverse ai vaccini inserite nel 2018 su 18 milioni di dosi somministrate, 30,8 segnalazioni ogni 100.000 dosi somministrate. Di esse, il 16,5% (1.202) riguardano eventi definiti “gravi” secondo le definizioni internazionali (ovvero che comportano ospedalizzazione/ricorso al pronto soccorso, pericolo immediato di vita, invalidità, anomalie congenite, decesso). Sono 3,1 le segnalazioni gravi su 100mila dosi somministrate quelle correlabili a una vaccinazione.
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«Tutte le sospette reazioni avverse osservate nel 2018 non hanno evidenziato eventi che possano modificare la valutazione del rapporto fra benefici e rischi dei vaccini utilizzati. Eventi clinicamente gravi e potenzialmente correlabili si sono verificati raramente, non sono associabili all’esito fatale e sono attesi in base al profilo beneficio-rischio del vaccino, ovvero con una frequenza molto più bassa dei rischi associati alle malattie che il vaccino previene», scrive l’AIFA nel Rapporto Vaccini 2018, pubblicato ieri.
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Il tasso di segnalazione – 12 segnalazioni ogni 100.000 abitanti – è in crescita rispetto alle 11 del 2017: «un maggior numero di segnalazioni è indicativo di un miglioramento nell’efficienza del sistema e di una maggiore attenzione alla segnalazione, non di un maggior rischio correlato all’utilizzo dei vaccini», osserva AIFA. L’Italia è tra i primi paesi a livello europeo e mondiale a contribuire alle attività globali di farmacovigilanza e vaccinovigilanza per numero e completezza delle segnalazioni, con 1001 segnalazioni per farmaci e vaccini ogni milione di abitanti.
Il 67% delle segnalazioni “gravi” per vaccino è risultato a carattere transitorio con risoluzione completa dell’evento segnalato, mentre l’11,6% riportava un miglioramento già al momento della segnalazione. Una risoluzione con postumi è stata riportata nel 3,7% delle segnalazioni, nella maggior parte dei casi riferite a prolungamento di sintomatologie transitorie o a indagini diagnostiche ancora in corso. Nello 0,9% delle segnalazioni l'esito riportato è stato il decesso ma nessuna di queste segnalazioni è risultata correlabile causalmente con la vaccinazione.