Salute
Vaccini contro l’influenza: «i controlli sono rigorosissimi»
Parla il direttore del dipartimento delle malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità Giovanni Rezza
Ma quali tagli! La spending review in sanità si fa con i vaccini. La provocazione è di Giovanni Rezza, direttore del dipartimento delle malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità, intervenuto questa mattina alla conferenza stampa organizzata da Farmindustria per fugare i timori diffusosi dopo l’esito negativo dell’analisi su una partita di vaccini antinfluenzali prodotta dalla Novartis
«Il 70 per cento del tempo di produzione di un vaccino», ha sottolineato Massimo Scaccabarozzi, presidente dell’organizzazione che riunisce le imprese farmaceutiche aderenti a Confindustria, «è dedicato al controllo di qualità. Controlli rigorosissimi, interni ed esterni applicati dalle istituzioni pubbliche, Iss e ministero della Salute».
Il timore è quello di vedere drasticamente ridotto il numero di coloro che si sottoporranno al vaccino antinfluenzale nelle prossime settimane. «Un pericolo – ha aggiunto Rezza – che dobbiamo scongiurare perché ne deriverebbero conseguenze, queste sì allarmanti.Tra le categorie a rischio ogni milione di vaccini assunti riduce di 1000 unità i ricoveri per patologie indirettamente legate all’influenza e di 100 volte i decessi».
Lo scorso anno sono stati 10 milioni gli italiani che hanno fatto ricorso al vaccino antinfluenzale, «l’obiettivo del ministero della Salute», ha rivelato Marcella Marletta, direttore generale della direzioni dei dispositivi medici del dicastero guidato da Balduzzi, «è quello di arrivare a 14-15 milioni». Un obiettivo su cui l’allarme diffuso nei giorni scorsi ha messo una seria ipoteca.
«Un allarme del tutto ingiustificato – ha spiegato Luca Pani, direttore generale dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco – primo perché dimostrano l’efficacia dei controlli a cui tutti i vaccini vengono sottoposti, secondo perché quei vaccini non hanno mai varcato la soglia dei magazzini dell’azienda produttrice».
Il consiglio dunque è quello di aderire senza timori alla campagna vaccinale che ha preso il via in questi giorni. Il picco influenzale quest’anno è previsto tra gennaio e febbraio e gli anticorpi stimolati dal vaccino raggiungono la loro piena efficacia dopo sei settimane, dunque per non farsi trovare impreparati i prossimi giorni sono quelli ideali per avere una copertura ottimale
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