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Vaccinazione obbligatoria? Negli Usa l’obiezione è la regola
Vaccinazione obbligatoria e universale per i ragazzi in età scolare? Andiamoci piano. Negli Stati Uniti, mentre cresce la paura per un'epidemia da morbillo, sono ben 19 gli Stati che consentono eccezioni di ordine morale o filosofico. Altri, invece, limitano il diritto a non vaccinare i figlia solo se motivato dalla fede religiosa
di Marco Dotti
Vaccino universale e obbligatorio? Non tutti la vedono allo stesso modo. In queste ore, è all'apice la polemica contro il senatore repubblicano Rand Paul, che ha lanciato più di un sasso nello stagno del dubbio. I media hanno riportato alcune sue affermazioni secondo le quali i vaccini provocherebbero malattie mentali. Ma Paul, un medico, si è affrettato a farsi fotografare, smentendo di aver mai pronunciato la frase della discordia.
Sia come sia, mentre sui media cresce il partito pro-vaccinazioni, la realtà è un po’ diversa e il senso comune (manzonianamente distinto dal buon senso) continua a ritenere che le vaccinazioni dovrebbe essere su base volontaria. Questo non solo per ragioni di spesa, ma per questioni, diciamo così, di ordine filosofico.
Poco importa, quindi, che il Presidente Obama abbia definito indisputable, indiscutibile la questione. La questione, invece, è aperta. O, meglio, a incrociare i dati del National Conference of State Legislatures, la questione potrebbe apparire chiusa, ma a favore della libertà di scelta.
Se è vero, infatti, che i distretti scolastici richiedono la vaccinazione ai fini della frequenza scolastica, è altrettanto vero che l’esenzione è dietro l’angolo: sono ben 19 (con regole particolari in Missouri) gli Stati che la permettono di non vaccinare il proprio figlio per ragioni filosofiche e religiose. L'espressione "ragioni filosofiche" potrebbe essere intesa anche come "convinzione personale": nel foro interiore tutto è possibile e nessun potere ha il diritto di imporre – questa la ratio – qualcosa che mini le determinazioni che un individuo ha liberamente assunto per sé e per chi, come un figlio, cade sotto la sua tutela.
Ecco comunque la definizione datane dal Nationa Conference of State Legislatures: a) Esenzione religiosa indica che vi è una norma nello statuto che permette ai genitori di esentare i propri figli da vaccinazione se contraddice le loro credenze religiose. b) Esenzione filosofica indica che non ci si limita all'esenzione per credenze puramente religiose o spirituali (religious or spiritual beliefs), ma anche su base etica, morale di visione di vita.
Sono solo due, Mississippi e West Virginia, gli Stati che non consentono ai genitori di scegliere. Ragion per cui, proprio in Missisippi il 76% dei bambini di 3 anni risulta vaccinata per tutti e sette i vaccini raccomandati dal Governo federale. La parcentuale più bassa è quella dell'Alaska – dove sono consentite esenzioni solo per culto e fede religiosa – con il 59% dei bambini.
@oilforbook
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