Formazione

Vacanze invernali. Quando sono per tutti. Sulla neve chi non cammina va più veloce

In Piemonte una scuola sci organizza corsi per disabili. Grazie ad attrezzature innovative, maestri volontari e sponsor. Da copiare.

di Carmen Morrone

Il mono-ski e il bi-ski non sono due nuove specialità delle olimpiadi invernali. Sono molto di più: degli speciali sci che permettono di provare l?ebbrezza di una discesa sulla neve anche a chi non ha, o non ha più, la padronanza delle gambe. E consentono una vacanza sulla neve al cento per cento, con tanto di corsi di sci e partecipazione a divertenti competizioni, come quella che si è svolta a Sauze d?Oulx, in Piemonte, nell?alta Val di Susa, qualche settimana fa. Qui infatti è attiva la scuola di sci Sauze Project, che insieme a Bmw Italia ha organizzato SciAbili, un corso di sci dedicato ai disabili, partito lo scorso dicembre e che terminerà a marzo, in cui sono all?opera mono-ski e bi-ski. Il progetto SciAbili offre gratuitamente a ciascun alunno quattro lezioni di tre ore ciascuna, lo skipass e il noleggio delle attrezzature. In questi giorni SciAbili ospita 30 alunni dell?istituto professionale Doria di Ciriè. “Abbiamo saputo di quest?opportunità dalla Federazione italiana sport disabili e da Special Olympics con cui lavoriamo per favorire l?integrazione attraverso lo sport”, racconta Maria Gallardo, insegnante di educazione fisica. “I 26 disabili della nostra scuola, finite le lezioni , passavano il pomeriggio in casa. Allora abbiamo aperto dei corsi di ginnastica artistica nella palestra scolastica, da cui sono usciti addirittura dei campioni (vedi box). E oggi facciamo vivere un?altra importante esperienza ai nostri sportivi”. Gli alunni di SciAbili sciano insieme a tutti gli altri ragazzini, che non nascondono la voglia di provare anche loro il bi-ski. La miglior discesa è di Bruno, 18 anni, con sindrome di Down. Con sci e bastoncini normali è scatenato: “Ho imparato da piccolo a sciare e oggi il maestro ha detto che posso andare anche nell?altra pista se mi faccio accompagnare dal mio compagno di classe”. Davide,16 anni, tetraplegico, è seduto sul seggiolino del bi-ski, che nel suo caso viene spinto dal maestro con un manubrio, ma che può essere usato in autonomia dallo sciatore con problemi ai soli arti inferiori. L?indiana Dexia, 14 anni, con ritardo mentale, preferisce il mare, ma sta imparando a sciare “per non essere da meno della sorella”, come svela la mamma adottiva. L?atmosfera è allegra, anche grazie ai maestri di sci che dietro alla loro simpatia custodiscono preparazione e competenza. Gli istruttori della Sauze Project sono una ventina e la maggior parte insegna per SciAbili come volontario. “Per seguire questi ragazzi abbiamo frequentato un corso in cui ci hanno spiegato, oltre al funzionamento del bi-ski, anche come relazionarci”, spiega il maestro Oscar Bouvet. “Era la prima volta che insegnavo a disabili e temevo di non riuscire a instaurare un rapporto. Invece si sono rivelati curiosi, attenti, e si sono affidati completamente a noi”. Il bi-ski e il mono-ski sono stati ideati nel 1982 da Alois PraschBerger, un appassionato austriaco che non ha voluto rinunciare al suo sport preferito nemmeno dopo l?incidente stradale che lo ha costretto in carrozzina. In Francia e in Austria lo sci per disabili è diffuso, in Italia le località sciistiche si stanno attrezzando. A Predazzo e a Bellamonte, in Trentino, l?associazione Sportabili organizza corsi di sci per disabili motori, mentali e non vedenti. Un impegno importante per costo degli attrezzi (un bi-ski vale 3mila euro), necessità di istruttori preparati e logistica. Per questo Bmw Italia ha finanziato il progetto SciAbili, evitando spese alle famiglie.

Info: Storia di Luca, il campione

Luca, vent?anni, è il primo ad arrivare a bordo pista. Si fa aiutare dal papà a sistemare sci e bastoncini. Poi inizia a fare degli esercizi di stretching, controlla gli attacchi degli sci e si sistema la tuta. I suoi gesti sono misurati, precisi. Tradiscono una certa abitudine alle gare. È il ritratto dell?atleta appena prima della competizione. E Luca, un ragazzone alto e ben piantato, è un atleta davvero, anzi un campione di Special Olympics. L?anno scorso a Berlino ha vinto l?argento ai campionati mondiali di ginnastica artistica e ritmica nella specialità del corpo libero, nel 2002 l?oro ai campionati nazionali di ginnastica artistica, sempre nel corpo libero. Luca ha accettato con entusiasmo di partecipare a SciAbili. “È la prima volta che scio e sto provando sensazioni nuove”, dice. “Non ho paura di cadere sulla neve, non ti fai male, è soffice. E poi quando scendo vado veloce, è un?emozione grandissima”.

Info: SciAbili, Scuola di sci Sauze Project tel. 0122.858942 – Scuola Italiana Sco Sauzeproject


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