Cultura

Va in scena un prodigioso errore

I ragazzi dell’Atelier dell’Errore saranno a Milano domenica 18 novembre per una rappresentazione unica della loro “Piccola Liturgia”. Un’occasione da non perdere per vedere all’opera una delle più straordinarie esperienze creative nell’ambito della disabilità cognitiva

di Giuseppe Frangi

Un’unica replica, domenica 18 novembre alle ore 16 al Teatro dell’Arte. Un’occasione da non perdere per vedere lo spettacolo performance dei ragazzi dell’Atelier dell’Errore, straordinaria esperienza di laboratorio di arti visive nato nel 2002 ad opera dell’artista Luca Santiago Mora per il servizio di Neuropsichiatria Infantile dell’Ausl di Reggio Emilia e dell’Ospedale di Bergamo.
“Piccola Liturgia Errante”, questo è il titolo, è un reading-video-performativo in veste liturgica in cui “gli stra-ordinari” protagonisti danno vita – attraverso letture, performance, oracoli, profezie e drammatizzazioni a un’esperienza di scultura sociale unica e irripetibile. Si tratta di una creazione teatrale in forma di liturgia in cui i diretti protagonisti raccontano disegni di ancestrali creature zoomorfe, performance, oracoli e profezie.

Per capire la straordinarietà dell’esperienza creativa di Atelier dell’Errore basta vedere il riconoscimento che ebbe nel 2014 una sua allieva, Giulia Zini ha vinto l’Euward 6, Art in Disability, premio internazionale quadriennale a cura di Augustinum Stiftung e Buchheim Museum di Monaco. Il più importante premio per l’outsider art in Europa. Dal 2015 l’Atelier ha allargato la sua attività, aprendo una sezione BIG per i ragazzi che avendo compiuto i 18 anni non potevano più seguire i percorsi nella Neuropsichiatria Infantile. È stata l’occasione per un salto “professionalizzante”, grazie al rapporto con Max Mara e la Collezione Maramotti di Reggio Emilia: l’Atelier BIG ha infatti trovato spazio negli ambienti museali della Collezione, una delle più importanti in Italia per l’arte contemporanea. In questo modo è diventata un’alta scuola di specializzazione e professionalizzazione nell’ambito delle arti visive.

Ora l’Atelier si presente anche in versione performativa, con un’esperienza teatrale che ha già raccolto successo ed emozione a Ravenna, Bergamo e Torino. Il tiolo speiga la forma che questa rappresentazione ha preso. È “piccola” in quanto «vive dei corpi, dei gesti e delle voci narranti di piccoli performer che non vengono da alcuna scuola di teatro». Ha forma di un “liturgia”, che letteralmente significa “azione per il popolo”, perché vuole essere un rituale scenico di auto-rappresentazione in cui l’atelier si racconta a mani nude” al proprio pubblico. Ed infine “errante”, come tutto ciò che nasce in Atelier, «perché frutto dell’inciampo, dell’imprevisto, dell’inedito e dell’inenarrabile», spiega Luca Santiago Mora.

Dopo lo spettacolo è previsto un incontro a cura di Valeria Cantoni, membro del Comitato artistico del Triennale Teatro dell’Arte, con Luca Santiago Mora (ideatore e fondatore dell’Atelier dell’Errore), Gabi Scardi (curatrice, scrittrice e docente la cui ricerca è principalmente focalizzata sulle ultime tendenze nelle pratiche artistiche contemporanee) e Leonardo Caffo (filosofo e saggista noto soprattutto per le sue teoria sugli Animal Studies, il postumano contemporaneo e l’antispecismo).

L’ingesso è libero, ma con prenotazione obbligatoria a biglietteria.teatro@triennale.org

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