Welfare

Uscita dal manicomio

A Trieste il primo archivio interattivo che racconta il passaggio dal manicomio a una rete di servizi territoriali per la salute. Curato da Studio Azzurro

di Elisa Cozzarini

Nasce a Trieste il primo archivio interattivo che racconta il passaggio dal manicomio a una rete di servizi territoriali per la salute, non solo psichiatrici. L’archivio, intitolato “Oltre il giardino. Dal manicomio alla salute dei territori 1971-2009”, è opera dell’Azienda per i Servizi n° 1 di Trieste, ed è curato da Studio Azzurro, lo stesso che ha realizzato la mostra dedicata a Fabrizio De André in corso a Palazzo Ducale Genova.

L’inaugurazione è sabato 21 marzo alle 12 nel parco dell’ex ospedale psichiatrico. Simbolicamente l’archivio è stato realizzato proprio nella palazzina dove, ai tempi del manicomio, viveva il direttore. Il pubblico potrà accedere all’esposizione permanente di oltre 10mila tra fotografie e documenti (articoli, disegni, manifesti, tesi, testimonianze), più di 50 ore di riprese video da film, telegiornali e trasmissioni televisive dal 1964 a oggi. Tutto il materiale è in formato digitale, esposto in un ambiente interattivo, in una continua oscillazione tra elementi reali e virtuali.

L’archivio raccoglie materiali relativi alla fondazione e alla storia dell’ospedale psichiatrico di Trieste, dal 1908. Ripercorre poi la radicale trasformazione avvenuta sotto la direzione di Franco Basaglia tra il 71 e 79 e prosegue fino ai giorni nostri. Ma non è però un prodotto concluso. Rappresenta la prima tappa di un lavoro che proseguirà con l’archiviazione in progress dei documenti istituzionali dell’Azienda sanitaria, con la registrazione dei nuovi accadimenti e possibilmente il contributo di cittadini e altre istituzioni.

«La messa in mostra – spiega Franco Rotelli, direttore generale dell’Azienda per i Servizi Sanitari triestina – è più uno stimolo a questa ricostruzione che il risultato di una ricerca. È un invito a individuare, collocare, dare un significato a materiali già raccolti e da raccogliere ancora. La memoria remota e recente ha infatti bisogno di essere arricchita nel tempo. Chiediamo dunque il contributo di tutti coloro che ne possiedono utili frammenti per costruirla come memoria collettiva».

Sottolineano Stefano Roveda e Paolo Rosa di Studio Azzurro: «L’opera di Franco Basaglia e dell’utopia che si è realizzata nella chiusura dei manicomi è anche un appello alle nuove generazioni. Qui a Trieste la storia non si è fermata e l’archivio non vuole essere tanto una celebrazione della memoria, quanto un processo attivo che, a partire dagli eventi passati, puntella e costruisce oggi la nostra esperienza».
 
L’archivio in mostra sarà aperto al pubblico in maniera stabile con orari da definire. Nel primo mese sarà accessibile da lunedì a sabato dalle 16 alle 19 e su appuntamento. Per informazioni si può scrivere a info@oltreilgiardino.net

Nella foto l’immagine simbolo dell’Archivio, un disegno di Ugo Guarino usato come invito nel ’75 per il viaggio in aereo di Basaglia con un gruppo di pazienti dell’ospedale psichiatrico

 

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