Cultura
Usano gli archi da Dio, questi rocker di Nashville!
Recensione del cd "Aw C'Mon-No you C'Mon" dei Lambchop.
Nel rock l?orchestra d?archi è qualcosa di micidialmente pericoloso: basta un niente perché si scivoli nel cattivo gusto o perché le note s?impiastrino tra loro come melassa. Il kitsch è sempre in agguato. Accanto alle chitarre d?ordinanza, nel doppio cd con cui si ripresentano i Lambchop, di violini, violoncelli e viole ce ne sono a volontà: con un pregevole gioco d?equilibrio e molta ironia, il gruppo di Nashville riesce però in Aw C?Mon – No You C?Mon (Extra Labels) a mantenersi sempre al di qua dell?effetto rondò. Ecco dunque un doppio album speculare, ricco di perle. I ritmi sono lentissimi e le atmosfere dilatate. Dentro questi immensi spazi musicali, fatti più che altro di vuoti, si inserisce alla perfezione la pastosa voce da basso del cantante e compositore Kurt Wagner, maestro nel ricamare su questa musica fluttuante, che lascia il tempo di pensare mentre la si ascolta.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.