UsaCamp chiude promuovendo il made in Italy alle Nazioni Unite

Con UsaCamp, la missione internazionale promossa da ItaliaCamp dedicata alle startup italiane, si è tenuto nella sede dell'Unu a New York il seminario dedicato al “made in Italy”. Occhi puntati alle opportunità di Expo 2015

di Redazione

Si è chiusa ieri, lunedì 3 marzo la missione internazionale USACamp, dopo giorni intensi che hanno visto quattordici start-up protagoniste nel trading floor della Borsa di New York il 27 febbraio grazie all’inizaitiva di ItaliaCamp.

Prima di chiudere la missione statunitense, ItaliaCamp e il Padiglione Italia per Expo Milano 2015 hanno scelto la sede delle Nazioni Unite a New York per svolgere il seminario dedicato al “made in Italy” nel mondo, uno tra i principali appuntamenti della missione internazionale USACamp. Il perché della scelta della Rappresentanza italiana presso le Nazioni Unite per raccontare iil meglio del Made in Italy lo spiega Federico Florà, Dg della Fondazione ItaliaCamp «perché la cornice internazionale si sposa con la partnership progettuale tra ItaliaCamp e il Padiglione Italia, volta a valorizzare a livello mondiale le eccellenze italiane. Nel corso del 2014» continua Florà «ItaliaCamp raccoglierà nelle 70 università partner, nei centri di ricerca e all’interno del Cnr i migliori progetti di ricerca, di impresa, le startup e le idee innovative al fine di poterle presentare all’interno del Padiglione Italia dell’Esposizione Universale di Milano del 2015. Una vetrina straordinaria vista la presenza di oltre 140 Paesi e un miliardo di euro di investimenti attesi».

Alberto Mina e l’Ambasciatore Ignazio Di Pace, rispettivamente direttore Relazioni Esterne e Istituzionali e Senior Advisor del Padiglione Italia per Expo 2015  hanno sottolineato: «L’esposizione universale di Milano 2015 si basa sulla complementarietà di due rilevanti dimensioni alla dimensione istituzionale, data dalla partecipazione attiva dei Governi dei 140 Paesi, si affianca quella pubblica e generalista, che rappresenta i singoli individui, le aziende, le realtà imprenditoriali affermate e nascenti del made in Italy, che necessitano di un continuo dialogo con gli attori internazionali. A tal proposito l’Italia disporrà di un Padiglione di circa 15mila metri quadri (tutta l’area cosiddetta del cardo, perpendicolare al decumano) attraverso il quale potrà valorizzare le proprie eccellenze imprenditoriali, scientifiche e culturali, presentandole ai 142 Paesi nel corso di 185 giorni».

In tale ottica si colloca il road show universitario, che il Padiglione Italia promuove con ItaliaCamp, previsto da aprile a dicembre 2014 e finalizzato a raccogliere e selezionare progetti di ricerca e di impresa ed esperienze innovative in tutto il territorio nazionale. I migliori progetti e startup individuati, anche sulla base delle tematiche dell’Expo – food, energy, planet e life –  potranno promuoversi nel Padiglione Italia, nell’ambito di apposite sezioni, come le “startup area”,  volte a favorire l’incontro con imprenditori e investitori italiani e internazionali.

Ilseminario è stato anche l’occasione per presentare in anteprima alcune innovative startup italiane e italo-americane – già individuate per partecipare al Padiglione Italia nel corso del 2015 – e discutere le migliori modalità di valorizzazione nei mercati internazionali con autorevoli esperti di strategie internazionali di impresa tra cui: Filippo Scognamiglio Pasini, presidente Nova MBA; Eugenia Paolicelli, fondatrice del Graduate Center’s Fashion Studies concentration; Alberto Festa, presidente Bulgari USA; Maximo Ibarra, Ad Wind Telecomunicazioni e Domenico Arcuri, Ad Invitalia. Le startup protagoniste del dibattito hanno evidenziato come l’imprenditorialità e l’innovazione delle giovani generazioni possano trovare nuove soluzioni e proposte alternative di rilevante impatto sociale ed economico.

Le startup presentate
Le Cicogne, tra le startup presentate nel corso del seminario, nasce nel 2012 dall’idea di Monica Archibugi, (studentessa venticinquenne di Roma laureata in economia sanitaria) ed ha l’obiettivo di collegare attraverso un apposito portale (www.lecicogne.net) la domanda e l’offerta di servizi di babysitting: una vera e propria rete di ragazzi fidati e amanti dei bambini, in grado di soddisfare l’elevata richiesta di supporto da parte delle famiglie. Vincitrice nel 2012 del 3° posto alla competizione nazionale InnovAction Lab, la startup si basa su un team composto da Monica Archibugi (26 anni), Giulia Gazzelloni (25 anni) e Valentina Tibaldo (27 anni), che da gennaio 2013 lavora a tempo pieno a progetto presso gli uffici di Luiss EnLabs, l’acceleratore d’impresa dell’Università Luiss Guido Carli, che affianca alle startup selezionate mentors, diversi imprenditori e investitori che credano nelle iniziative. Obiettivo della startup è quello di crescere a livello nazionale e internazionale, creando nuove sedi e reti di contatti in diverse città d’Italia e all’estero. Da novembre Le Cicogne sono attive anche su Milano, offrendo una vasta gamma di servizi, tra cui  baby sitting, baby&teen taxi, baby&teen tutoring, baby&teen party.

Trasversale ai settori del fashion, sostenibilità e cosmetica è, invece, Orange Fiber, startup focalizzata sulla produzione di tessuti innovativi – cosmetotessili – funzionali al benessere del consumatore, ottenuti partendo dagli scarti degli agrumi siciliani e sfruttandone le proprietà cosmetiche. La startup nasce dall’idea di due ragazze siciliane, Enrica Arena (28 anni) e Adriana Santanocito (36), di trasformare le oltre 700.000 tonnellate di scarto dell’industria agrumicola italiana in un tessuto sostenibile e vitaminico che rappresenti una nuova opportunità per i settori tessile e moda italiani. Orange Fiber, tra le 5 startup finaliste nella Creative Business Cup Competition 2013 nel round mondiale e vincitrice del 1° posto alla finale
 italiana della Creative Business Cup, punta così ai mercati internazionali, promuovendo un prodotto di moda innovativo, sostenibile e cosmetico.

Del resto il tema del ”made in Italy” è stato affrontato anche nel corso degli altri appuntamenti della missione USACamp, specialmente nell’ambito del seminario dedicato all’“Energy and Infrastructure”, svolto sabato 1 marzo all’Ambasciata d’Italia a Washington.
All’iniziativa, aperta dall’Ambasciatore Claudio Bisogniero, si è sottolineato il ruolo dell’Italia nell’ambito delle trasformazioni internazionali legate all’implementazione delle energie rinnovabili, grazie agli interventi del’Ambasciatore Giovanni Castalleneta, presidente di SACE; Francesco Starace, Ad di Enel Green Power e Lisa Wood, vicepresidente Edison Foundation. Tema di forte rilevanza internazionale quello dell’energia, che rientrerà, tra l’altro, nei contenuti principali di Expo Milano 2015.
 


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