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Usa: un “furto” dei repubblicani salva il Patriot Act

''Vergogna, Vergogna'', risuonava quest'urlo ieri alla Camera Usa: coi democratici furiosi con la presidenza della Camera, che allungando i tempi di voto salvano il Patriot Act

di Paolo Manzo

Alla Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti si e’ conclusa con i democratici che urlavano ”Vergogna, Vergogna” la votazione che ha visto bocciata, solo perche’ il voto si e’ bloccato alla parita’, 210 a 210, la legge che avrebbe limitato il ”Patriot Act”, il pacchetto anti-terrorismo voluto da George Bush ed approvato in tutta fretta dal Congresso sotto la spinta emotiva dell’11 settembre ma che ora da piu’ parti vengono accusate di essere liberticide. Un successo della squadra del ”Whip” repubblicano, una sorta di capogruppo che ha il compito di usare appunto ”la frusta” per spronare ed indirizzare i colleghi al voto, favorito pero’ anche dalla decisione della presidenza repubblicana della Camera – dove il Gop ha una maggioranza di 23 voti – di far durare 38 minuti e non 15, come di prassi, la votazione. Cosa appunto che ha suscitato la rabbia e l’indignazione dei democratici che avevano visto il loro emendamento – che avrebbe vietato al dipartimento di Giustizia di avere libero accesso ai database delle biblioteche pubbliche e delle librerie, alla ricerca di individui che acquistano o consultano libri ‘sospetti’ – approvato. Il tabellone elettronico ad un certo punto infatti dava 219 ”si” contro 201 ”no”: ma i minuti supplementari hanno permesso alla leadership repubblicana della Camera – che aveva ricevuto ordini precisi e perentori in questo senso da una Casa Bianca che aveva gia’ minacciato di porre il veto se la legge fosse stata approvata – di ‘tirare le orecchie’ ai dissenzienti, convincendo nove a cambiare, cosa possibile, il loro voto prima della registrazione definitiva. Comunque un drappello consistente di repubblicani, 18 in tutto, non si e’ fatto convincere ed ha votato con i democratici. Ed uno di loro, Butch Otter, un conservatore che non sopporta ogni eccessiva intrusione dello stato nella liberta’ degli individui, ha parlato di una vittoria rubata: ”vinci qualcosa e poi te la rubano”. L’escamotage di allungare i tempi della votazione era stato usato dai repubblicani gia’ lo scorso novembre quando duro’ in tutto tre ore quella per l’approvazione della riforma sanitaria per gli anziani, dando modo ai leader repubblicani di continuare a convincere i colleghi che non erano d’accordo. Riguardo alla misura bocciata, o meglio non approvata, i suoi sostenitori avevano affermato il loro ”pieno sostegno alla lotta delle forze dell’ordine contro i terroristi, ma possiamo sconfiggere – hanno aggiunto – il terrorismo anche senza permette al governo di chiedere un mandato segreto da un tribunale segreto” per indagare su quello che legge un cittadino.


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