Cultura

Usa taglia i fondi a un centro studi per i diritti umani

La revoca del sostegno potrebbe essere connessa alla nuova politica estera americana

di Redazione

L’amministrazione statunitense ha deciso di revocare il proprio sostegno economico all’Iran Human Rights Documentation Center, fondato nel 2004 nel Connecticut, con il diretto supporto politico-economico dell’amministrazione di Gorge W. Bush. Lo hanno comunicato oggi i dirigenti del Centro Studi alla Bbc in persiano, spiegando che la nuova politica del governo influenzerà negativamente le attività del centro, che pure cercherà di proseguire il lavoro di ricerca per la difesa dei diritti umani in Iran.
Ad oggi il 90% dei fondi del Centro venivano garantiti dal governo americano che, negli ultimi cinque anni, ha investito circa tre milioni di dollari per sostenere le attività dell’istituto di ricerca. Nonostante il centro sia sempre proclamato indipendente, alcuni membri del comitato scientifico hanno sostenuto che i tagli  sono connessi al nuovo indirizzo di politica estera americana, favorevole a una soluzione pacifica della questione nucleare iraniana e, di conseguenza, disposto a far calare la propria attenzione sulla questione dei diritti umani.
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ian Kelly, ha spiegato di non essere a conoscenza delle motivazioni di questi tagli, ribadendo il fatto che l’amministrazione Obama continuerà a investire per il sostegno dei diritti umani in Iran. Il direttore del centro studi, Renee Redman, ha invece dichiarato: «Il governo Usa, insoddisfatto delle attività del Centro durante le manifestazioni iraniane succedute alle elezioni presidenziali del 12 giugno, avrebbe deciso di toglierci l’appoggio economico». Redman ha infine assicurato che «il Centro è dotato di risorse economiche sufficienti al fine di proseguire le proprie attività almeno fino al 2010. Nel mentre si tenteranno diverse soluzioni per attrarre nuovi finanziamenti».



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